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Roma, patente (senza esame) con 2mila euro E tra le carte spunta anche il bomber Vucinic

La patente di guida? A Roma costa tra i 1500 e i duemila euro. Ovviamente senza passare l’esame. Oltre 40 agenzie di scuola guida coinvolte. Il permesso di guida del calciatore della Juventus rinvenuto proprio fra i documenti sequestrati. Perquisizioni a tappeto

Roma, patente (senza esame) con 2mila euro 
E tra le carte spunta anche il bomber Vucinic

Roma - La patente di guida? A Roma costa tra i 1500 e i duemila euro. Ovviamente senza passare l’esame. Oltre 40 agenzie di scuola guida coinvolte, perquisizioni nelle sedi della Motorizzazione Civile della capitale e della Provincia, in uffici e appartamenti privati di alcuni dirigenti. Un indagato, fra le altre cose, dovrà spiegare agli inquirenti cosa ci faceva il permesso di guida di Mirko Vucinic, l’ex calciatore della Roma quest’anno alla Juventus, rinvenuto proprio fra i documenti sequestrati. Vucinic, si precipitano a sottolineare gli stessi investigatori, non sarebbe affatto coinvolto nell’inchiesta, tantomeno farebbe parte degli indagati, "semmai è parte lesa" ribadiscono.

A un giorno dallo scandalo delle multe "stracciate" ai tassisti romani, e che ha portato al trasferimento di due agenti del Gruppo Pronto Intervento Traffico della polizia municipale (almeno fino a processo concluso), la capitale si risveglia con l’ennesima storia di mazzette e corruzione. Tutto nasce dall’arresto, nel dicembre scorso, di una vigilessa dell’VIII Gruppo Roma, accusata di essersi intascata denaro da cittadini stranieri per avviare pratiche false e rilasciare certificati e carte d’identità contraffatte. Arresto effettuato dai carabinieri. Quanto basta per avviare, da parte dei colleghi dell’imputata, un secondo filone d’indagine destinato, in breve tempo, a diventare una maxi inchiesta. A coordinare il lavoro degli agenti il comandante sempre dell’VIII gruppo Antonio Di Maggio mentre a firmare le 100 e più ordinanze di perquisizione scattate stamattina i pm della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma Carlo La Speranza e Roberto Felici.

Duecento i "pizzardoni" fra Roma, Ciampino e Fiumicino impiegati a congelare ogni atto illecito ben nascosto negli uffici privati in contatto con la Motorizzazione Civile. Le agenzie di pratiche auto avrebbero realizzato una sorta di motorizzazione parallela, con la presunta complicità di funzionari pubblici, in grado di fornire permessi a prova di controllo sia a italiani che a cittadini extracomunitari, soprattutto romeni, cinesi e bengalesi. Oltre ai soldi, ai diretti interessati veniva richiesto di partecipare, almeno formalmente, alla prova orale. Esame il cui esito, manco a dirlo, era già stato scritto. Il sistema s’intoppa quando alcuni stranieri, fermati per un normale controllo, vengono trovati in possesso di patenti regolari (almeno all’apparenza). Il problema? Che non conoscevano una sola parola d’italiano.

Immancabili le reazioni politiche, a cominciare da quella del primo cittadino di Roma. "L’operazione di questa mattina contro le patenti facili - dichiara il sindaco Gianni Alemanno - è una garanzia a tutela di tutti gli utenti della strada. Patenti e assicurazioni regolari, guida cosciente e non sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcolici, sono la prima garanzia per lottare seriamente contro la piaga delle tragedie sulla strada". Gli fa eco il delegato alla sicurezza dei Campidoglio Giorgio Ciardi: "È di grande rilevanza l’operazione condotta dalla 'polizia Roma Capitale' insieme con la polizia municipale di Fiumicino e quella di Ciampino, su delega della Procura di Roma, per un giro di patenti facili conseguite in cambio di denaro - commenta Ciardi -. Si tratta di almeno un centinaio di cittadini comunitari ed extracomunitari che, pur non conoscendo la nostra lingua, avrebbero conseguito il titolo di guida attraverso autoscuole compiacenti, con un sottostante giro d’affari considerevole".

Una storia losca sulla quale il Codacons si costituirà parte civile. "Il rilascio di patenti irregolari, concesse dietro pagamento, ha ripercussioni dirette sulla sicurezza stradale - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Questo perché il documento che abilita alla guida viene rilasciato a chi, non avendo sostenuto le dovute prove previste dalla legge, non ne avrebbe alcun diritto. I beneficiari di patenti irregolari rappresentano un potenziale pericolo per la sicurezza stradale e per l’incolumità degli automobilisti e dei cittadini.

Per questo motivo saremo dalla parte della collettività danneggiata".

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