Salute

Tumori, ecco perché fa bene mangiare poca carne

Mangiare meno carne o evitarla del tutto espone a un rischio minore di contrarre il cancro: ecco i numeri di una ricerca inglese durata anni

Tumori, ecco perché è bene mangiare poca carne

Meno carne e più dieta vegetariana: sarebbe questa la ricetta per correre meno rischi di sviluppare un cancro. Anche se l'evidenza è ancora limitata, uno studio pubblicato sulla rivista Bmc mette in luce come i rischi legati verso tutti i tumori, da quello del colon-retto al seno, scendano notevolmente se si è vegetariani.

Cosa dice lo studio

Non si può dire che si sia fatta una ricerca su un numero ristretto di partecipanti: il campione preso in esame è stato di 472.377 adulti di età compresa fra 40 e 70 anni monitorati nel tempo sui loro consumi relativi a carne e pesce. Tra di loro, sono stati monitorati anche le diagnosi di tumore diagnosticati nell'arco di 11 anni. La ricerca, condotta dall'Università di Oxford e di cui si parla nella pubblicazione, ha messo in evidenza che "mangiare meno di 5 porzioni di carne a settimana o, meglio ancora, non mangiarla proprio si associa a un ridotto rischio di ammalarsi di tumore". I consumi delle persone prese in esame hanno visto 247.571 partecipanti (il 52% del totale) mangiare carne per più di cinque volte ogni settimana, 205.382 (44%) l'hanno consumata per un massimo di cinque volte settimanali carne, 10.696 (2%) di loro erano consumatori di pesce e non di carne, 8.685 (2%) erano vegetariani o vegani. Nell'arco del periodo di studio, 54.961 partecipanti (12%) si sono ammalati di tumore.

Vegerariani, -31% rischio cancro

Raccolti tutti i numeri, gli esperti hanno constatato che ben il 31% degli uomini vegetariani aveva un rischio più basso di cancro rispetto a chi consumava carne più di cinque volte a settimana. Inoltre, il rischio di tumore alla prostata si abbassava del 20% tra gli uomini che consumavano soltanto pesce, -9% il rischio di tumore al colon rispetto a chi consumava carne più di cinque volte a settimana ma, in generale, vegetariani e vegani hanno presentato un rischio del 14% più basso rispetto ai carnivori: in particolare, 10% in meno rispetto ai soli consumatori di pesce. Per quanto riguarda le donne vegetariane, il rischio di sviluppare cancro al seno è stato inferiore del 18% rispetto a chi consumava carne. "Il prossimo passo, scrivono i ricercatori, sarà ripetere lo studio su un nuovo campione ancora più ampio di individui".

"Ecco i rischi"

È stato ipotizzato che le diete vegetariane, che escludono il consumo di carne e pesce, "possano essere associate a un minor rischio di cancro. Oltre a escludere la carne rossa e lavorata, associata a un aumentato rischio di cancro del colon-retto, i vegetariani generalmente consumano anche quantità maggiori di alimenti vegetali come frutta, verdura e cereali integrali rispetto ai carnivori, che potrebbe anche contribuire a ridurre il rischio di alcuni tumori sito-specifici", affermano i ricercatori.

In conclusione, le evidenze che ha lasciato questa lunga ricerca di cui ha fatto parte un'ampia percentuale di vegetariani, hanno suggerito che i vegetariani potrebbero avere un rischio inferiore di sviluppare il cancro di tutte le tipologie rispetto ai carnivori: l'evidenza rimane poco chiara, invece, su quali siano i singoli siti di cancro maggiormente a rischio.

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