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Salvini parla di nuovo centrodestra. E lo spread torna a calare

Matteo Salvini pronto a riunire il centrodestra alle elezioni. E lo spread apre in calo dopo un venerdì burrascoso

Salvini parla di nuovo centrodestra. E lo spread torna a calare

Matteo Salvini lo dice chiaro: per le prossime elezioni la Lega guarda "oltre il vecchio centrodestra". Uno schieramento che riunisca sia i partiti tradizionali come Forza Italia, Carroccio e Fratelli D'Italia, ma anche "nuove realtà fatte da buoni sindaci e amministratori".

L'appello nell'intervista rilasciata a Alessandro Sallusti e pubblicata su il Giornale in edicola oggi è a stendere un programma e a presentarsi uniti agli elettori.

Parole che sembrano tranquillizzare i mercati. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha infatti aperto a 234 punti, in calo rispetto ai 241 punti base con i quali aveva chiuso venerdì scorso dopo che era stata conclamata la crisi di governo. Anche il rendimento del decennale arretra all'1,757, dopo aver chiuso venerdì all'1,84%, ai massimi da inizio luglio. Il differenziale è poi sceso a 232 punti base.

E questo nonostante non manchino i "gufi" che profetizzano un differenziale alle stelle. "Ll'Italia è oggi il paese più fragile dell'Ue e un esecutivo 'salviniano' aggraverebbe molto la situazione", dice Pier Carlo Padoan a Repubblica, "Proprio l'arrivo di Salvini al governo produrrebbe poi una manovra lacrime e sangue. Salvini, che sia sincero o no, con la sua irresponsabilità premeditata sta promettendo cose insostenibili. Stiamo tornando al quadro politico ed economico di qualche mese fa quando lo spread sfiorò i 350 punti".

Resta ancora incerta però la Borsa: l'indice Ftse Mib ha chiuso la giornata a 20.263 punti, in arretramento dello 0,30% e dilapidando i guadagni di avvio giornata quando era arrivato anche a sfiorare il +1%. Le banche, partite bene, si sono progressivamente spente andando a chiudere in deciso calo. Cedono oltre due punti percentuali Bper e Intesa Sanpaolo, rispettivamente in flessione del 2,12% a 3,13 euro e del 2,07% a 1,83 punti. Ma il rosso non risparmia nemmeno Banco Bpm (-1,43% a 1,62 euro) e Unicredit (-1,45% a 9,26 euro). La peggior performance di giornata sul Ftse Mib è stata comunque quella di Tenaris (-3,24% a 9,79 euro), in scia all'insuccesso del presidente argentino Mauricio Macri alle primarie, considerato un test importante per le elezioni di ottobre. Il produttore e fornitore globale di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas opera nel paese sudamericano attraverso Siderca.

Tra i segni più spiccano invece Poste (+1,18% a 9,10 euro) e le utility Italgas (+1,14% a 5,66 euro) e Snam (+0,76% a 4,39 euro).

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