Cronaca locale

Scherma, Milano "in pedana". La sfida ora sono i mondiali

A luglio rassegna iridata per 1.500 atleti di 150 Paesi. L'organizzatore: "Evento che coinvolgerà tutta la città"

Scherma, Milano "in pedana". La sfida ora sono i mondiali

Milano è pronta a scendere in pedana. Pronta, quest'estate, ad ospitare un grande evento sportivo: i Mondiali di scherma. Saranno nove intensi giorni di gare, sei giorni di finali che assegneranno oltre 40 medaglie in palio: 42 medaglie per la precisione. Dal 22 al 30 luglio sarà una sfida per gli atleti ma anche per chi questo mondiale lo sta organizzando. «Organizzare un mondiale assoluto vuol dire portare in Italia oltre 1.500 atleti, tre mila tra tecnici e staff, oltre 150 Paesi- racconta Marco Fichera, presidente del comitato organizzatore dei Mondiali di scherma di Milano 2023- Si tratta di un Mondiale che sarà una cartina di tornasole importante per la scherma italiana. Credo che in Italia e a Milano potremo vivere alla grande un momento di gioia che non deve essere solo un Mondiale, ma un vero e proprio viaggio, fino a luglio 2023, con una serie di eventi sul territorio per legati ad un unico brand che è quello di Milano 2023».

Una città coinvolta quindi. Una città che si prepara a vivere un evento che avrà un risalto internazionale importante: «Noi atleti abbiamo un punto di vista differente rispetto a quello di un dirigente- spiega Fichera- perché certe cose le abbiamo vissute, sappiamo anche quali sono le necessità degli atleti e di conseguenza sappiamo dove andare a parare per migliorare l'organizzazione di un evento. L'essere atleta è un valore aggiunto».

Marco Fichera ha conquistato in carriera una medaglia d'argento olimpica nella spada, ed ora si sta impegnando fortemente nel coinvolgimento del territorio e della diffusione dei valori della scherma. Infatti, il Comitato Organizzatore dei Campionati del Mondo Assoluti di Scherma ha attivato una serie di progetti «legacy», tra cui il Progetto Scuola che ha preso il via poco tempo fa.

Un evento sportivo, infatti, non è caratterizzato solo dalla competizione agonistica ma anche da una serie di valori che trasmette soprattutto ai più giovani: inclusione, sostenibilità, partecipazione e rispetto per le diversità sono ciò che lo sport porta con sè al di là delle medaglie, di una vittoria o di una sconfitta.

«Lo sport non si pratica solamente, ma rappresenta anche un dispensatore di lavoro per tutti e in grado di accogliere diversi interessi- spiega il presidente del comitato organizzatore dei Mondiali di scherma- Con Milano 2023 vogliamo realizzare una serie di progetti che raggiungano diversi target e che lascino un segno positivo e tangibile nel tempo».

Il coinvolgimento delle scuole in questo senso è molto importante: «Per noi e l'obiettivo è quello di far conoscere la scherma e i suoi valori anche ai più piccoli- continua Fichera- Proprio i Mondiali saranno una vetrina fondamentale per raccontare e mostrare la scherma alle giovani generazioni e questo è il significato del Progetto Scuola».

La scherma arriva quindi in città, entra nelle scuole e diventa un evento che vuole andare anche «oltre lo sport».

Ed è un po' anche la vittoria di una città, di una candidatura che ha prevalso su Tashkent e Abu Dhabi, e ospiterà l'edizione della rassegna iridata che precederà i Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Dove gli azzurri, si spera, possano fare la differenza.

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