Cronaca locale

Spese folli dei parlamentini: in Zona 4 concerti messicani e lezioni di coscienza

Ecco come si sperpera ogni anno il denaro pubblico: la mostra sul Manzoni d’Abruzzo costa 3mila euro, e una band ha chiesto 2mila euro per suonare al parco Lambro le canzoni dei Pooh

Spese folli dei parlamentini: in Zona 4 
concerti messicani e lezioni di coscienza

C’è un punto in comune tra il consiglio di zona 4 - e chissà quanti altri - e quello di zona 9: i presidenti di alcune delle commissioni del parlamentino, guarda caso fanno parte anche delle associazioni che vengono finanziate per le loro iniziative. Con i soldi dei cittadini, vale la pena ricordare. E le motivazioni sono sempre le stesse: «È un meccanismo che ti permette di prendere voti - spiegano dalla circoscrizione -. I presidenti delle commissioni vanno alle feste, si fanno conoscere e raccolgono consensi. E la nostra attività principale è sovvenzionare feste, festicciole e corsi...».
Quinta puntata, l’inchiesta sugli sprechi del decentramento prosegue. Questa volta ci spingiamo verso est, in quello spicchio di città che comprende porta Vittoria, Porta Romana, Forlanini, Monlué e Rogoredo. Anche qui la modalità di assegnazione dei fondi per le attività ludico ricreative, e non solo, è molto simile alle altre zone e privilegia la possibilità di creare dei bacini per un ritorno elettorale. Di soldi pubblici nelle casse del parlamentini ne arrivano in media 200mila all’anno, destinati ad organizzare eventi, incontri, corsi, concerti sul territorio. Iniziative di ogni genere e sorta che in teoria dovrebbero animare i quartieri.
«Peccato che i convegni e i cineforum siano stati un flop», spiega il consigliere Francesco Brunacci del Gruppo Misto. E allora, cominciamo l’elenco. La conferenza «L’imprevisto» è costata 2mila euro, sponsorizzata dalla cultura, il cui presidente ogni anno dà un tema diverso alla stagione; più economico il corso di formazione consapevolezza a soli 350 euro, per quanto tra gli obiettivi ce ne fosse uno particolarmente ambizioso: «fare chiarezza sulla propria relazione con il trascendente e coglierne l’importanza per la nostra crescita in umanità». Immancabile il corso di body flex per correggere i propri vizi posturali e quello di ballo liscio per un totale di 2mila euro. Così come il torneo di bocce a 750 euro e sotto il Natale, una serie di presepi viventi e itineranti per 3.750 euro. Oppure il corso di pittura su ceramica e di calligrafia espressiva gestuale a 2.350 euro. Tra quelli organizzati dalla commissione polo multifunzionale zonale, c’è anche quello di decoupage e un corso base di bigiotteria, cifra complessiva per tutte le attività promosse nei centri anziani è 3.700 euro.
«L’altra settimana ci si è presentata un’associazione di abruzzesi per proporci una mostra di una settimana su Manzoni a 2.800/3.000 euro - continua Brunacci -. Abbiamo chiesto un programma più dettagliato, nessuno li aveva mai visti né sentiti». Perché nei consigli di zona ormai succede così, «non ci sono bandi e i soldi si danno a seconda delle richieste che uno fa. Siamo diventati un centro di smistamento di denaro». E a batter cassa arriva di tutto e di più. Come il gruppo di ragazzi che voleva fare un concerto «Cantando i Pooh» al parco Lambro. «Sconosciuti. Ci hanno chiesto 1.500/2mila euro. Io ho presentato un emendamento per ridurre il contributo e alla fine loro hanno rifiutato perché la cifra era meno di quella prevista».
E a sentire il consigliere le spese più alte sono proprio per la musica, professionisti a volte, niente da dire che fanno anche il pieno di pubblico. Spesso poi ci sono associazioni che si fanno il giro delle nove zone e così si garantiscono un’entrata di un certo tipo. Ma nell’elenco dei fondi 2009, ci sono anche delle voci particolari, per così dire, come il concerto «Ascolta la ciociaria» per 896 euro, oppure quello di musiche messicane per 500 euro. Infine gli habitué, ovvero le società e le feste che si ripresentano annualmente e anche più volte nell’arco dello stesso anno e che puntualmente vengono finanziate. «Il presidente della commissione territorio che in teoria dovrebbe occuparsi di viabilità, ha determinati clienti e così sponsorizza iniziative di tipo culturale. Lo stesso accade con la commissione politiche sociali e quella polo multifunzionale zonale fa i corsi di cucito o pc con persone che conosce». Per carità, ci sono anche iniziative che fanno un pienone, come quelle organizzate ai centri anziani. «Sai com’è, loro sono tanti...». Già, e però sono sempre soldi pubblici. «Sì, potrebbero essere gestiti meglio. Non solo - conclude Brunacci - si dovrebbe verificare che successo hanno le iniziative e molto spesso non si va mai a vedere come funziona». I consiglieri non sono pagati per quello, prendono solo il gettone di presenza, e tutto ciò che è extra finisce nel nulla.

«Non si va a controllare tutto, in teoria lo dovrebbe fare il settore e le associazioni devono anche portare un giustificativo delle spese fatte».

Commenti