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Caso Lochte, il Comitato Usa si scusa

Il Comitato olimpico degli Stati Uniti si è scusato "con i nostri ospiti a Rio e con il popolo brasiliano" per la vicenda che ha coinvolto il nuotatore Ryan Lochte

Caso Lochte, il Comitato Usa si scusa

Il Comitato olimpico degli Stati Uniti si è scusato "con i nostri ospiti a Rio e con il popolo brasiliano" per la vicenda che ha coinvolto il nuotatore Ryan Lochte e alcuni compagni di quadra, i quali avrebbero inventato la storia di essere stati rapinati in una stazione di servizio da finti poliziotti per coprire i danni da loro stessi causati alla struttura. Scott Blackmun, a capo del Comitato Usa, ha definito "inaccettabile" il comportamento degli atleti, ricordando che "non rappresenta i valori del team statunitense e la condotta della maggior parte dei suoi membri". "Rivedremo la questione - ha aggiunto - quando torneremo a casa e valuteremo eventuali conseguenze per gli atleti" coinvolti. "Non c’è stata alcuna rapina", aveva dichiarato il capo della polizia civile brasiliana, Fernando Veloso, indicando che sarebbe una gesto "nobile" da parte degli atleti ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa ai cittadini di Rio. "Abbiamo le prove - aveva aggiunto - le riprese delle telecamere di sorveglianza mostrano che non è stata commessa alcuna violenza nei loro confronti". Non solo: alcuni dei quattro avrebbe distrutto un bagno in una stazione di rifornimento spingendo addirittura una guardia della sicurezza a tirare fuori l’arma in dotazione per fermarli. Due dei nuotatori, Gunnar Bentz e Jack Cpnger, lasceranno giovedì prossimo il Brasile.

Ryan Lochte, rifersice Bbb, è già partito mentre James Feigen è rimasto nel paese.

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