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Ferrari, la SF1000 suona la sveglia a Maranello

Alle 7 del mattino il mondo è ancora in ordine: intitola così un vecchio libro. Stamane alle 7.00 Maranello è stata messa sottosopra dal rombo della SF1000, pronta a ripartire per il mondiale 2020

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Ferrari, il rombo della SF1000 echeggia tra le vie di Maranello. Alle 7.00 precise di stamane, la miglior sveglia che la cittadina potesse avere: il fragore della power-unit scaccia l’incubo COVID-19, dopo 110 lunghi giorni di stop forzato.

Tante sono le giornate che separano i test invernali di Barcellona, ultimo momento in cui il motore Ferrari ha potuto ruggire indisturbato, dall'avvio odierno.

Charles Leclerc stamane ha guidato la monoposto 2020 dallo storico cancello delle Officine Classiche alla Pista di Fiorano, transitando davanti alla Gestione Sportiva in via Enzo Ferrari 27. Quasi un doveroso inchino il suo, attraverso un gesto di semplice emulazione della quotidianità.

Charles, come una persona qualunque, ha preso la sua vettura per andare al lavoro: ad attenderlo però, la pista.

Dalla nota trasmessa dalla Ferrari, traspare tutta la gioia del ritorno al lavoro del pilota monegasco: “Non sono uno che ama alzarsi dal letto all’alba, ma questa mattina c’era un ottimo motivo per farlo. Forse abbiamo svegliato qualcuno ma è stato bello guidare sulle strade di Maranello la SF1000. È stata una grande emozione poter tornare in macchina oggi e soprattutto farlo su un tracciato così particolare. Rientrare nell’abitacolo mi ha fatto sentire come essere di nuovo a casa. Ci è sembrato un modo bello e divertente per dire che siamo pronti a tornare in pista. Adesso non vedo l’ora di poter guidare la SF1000 in Austria”.

E il profumo della leggenda si sente: le Officine Classiche sono lo stesso “mistico” luogo da cui Enzo Ferrari, il 12 marzo 1947, fece uscire la prima vettura che portava il suo nome. La 125 S.

Come anticipato nei giorni scorsi, oggi Charles Leclerc e Sebastian Vettel si alterneranno al volante della SF71H, per un test privato proprio sul circuito di Fiorano. Il regolamento permette infatti l’uso di monoposto non più recenti di due stagioni passate: l’SF71 è quella che ha corso il mondiale 2018, progettata da Mattia Binotto e Simone Resta.

Gemella di quella regalata a Kimi Raikkonen un paio di settimane fa, quella con cui vinse la sua ultima gara a Austin nel Gran Premio delle Americhe del 2018. Un dono inaspettato, indubbiamente gradito dal campione finlandese, il cui affetto per Maranello si era forse un po' smorzato nei toni dopo il licenziamento annunciato poco prima del Gran Premio d’Italia del medesimo anno.

Ma oggi, via la ruggine sul circuito di casa per i piloti Ferrari, in attesa del primo fine settimana di luglio: allora a macinare chilometri sarà la SF1000 finalmente, e potrà iniziare quella rincorsa al Titolo Mondiale da troppi anni atteso.

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