Calcio

Paura per Ciro Immobile: aggredito davanti alla moglie e al figlio piccolo

Il brutto momento della squadra e le dimissioni di Sarri stanno esacerbando gli animi: prima vittima il capitano biancoceleste, che non ha reagito

Paura per Ciro Immobile: aggredito davanti alla moglie e al figlio piccolo

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La tensione continua a crescere vertiginosamente in casa Lazio e un primo preoccupante episodio che travalica i confini degli insulti via social network, moltiplicatisi nei confronti dei calciatori biancocelesti soprattutto dopo l'addio di Maurizio Sarri, è arrivato nelle scorse ore: vittima il capitano Ciro Immobile, aggredito a Roma da un tifoso dinanzi agli occhi della moglie e del figlio piccolo.

L'aggressione

Stando alle poche notizie finora circolate, l'episodio si sarebbe verificato durante il pomeriggio dello scorso mercoledì 13 marzo. L'attaccante della Lazio si trovava in strada all'interno della sua auto nel quartiere Fleming, zona residenziale sita nell'area nord della Capitale. Insieme a lui anche la moglie Jessica Melena, 33 anni, e il figlio piccolo della coppia Mattia, di soli 4 anni e mezzo.

Un tifoso biancoceleste avrebbe riconosciuto Immobile mentre si trovava in mezzo al traffico e, dopo aver fermato la propria autovettura, si sarebbe scagliato contro l'attaccante, insultandolo e aggredendolo verbalmente. Un trattamento riservato anche alla moglie del capitano laziale, presumibilmente intervenuta in difesa del marito. Il tutto senza preoccuparsi minimamente del fatto che ci fosse anche un bimbo piccolo ad assistere a quella sceneggiata. Nonostante ciò, Immobile avrebbe preferito non reagire per evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare.

La rabbia dei tifosi

Un episodio grave, quello capitato all'attaccante biancoceleste, che testimonia ancora una volta il pesante clima che si respira a Formello per via del lungo periodo di crisi della squadra di Lotito. Una crisi culminata con la recentre sconfitta casalinga per mano dell'Udinese, squadra invischiata nella lotta per non retrocedere in Serie B.

A pagare le conseguenze del momento no della Lazio è stato l'allenatore Maurizio Sarri, il quale ha rassegnato le proprie dimissioni, poi accettate dal presidente. Un gesto particolarmente apprezzato dai tifosi biancocelesti, dato che il tecnico toscano ha così rinunciato a restare a libro paga in attesa di un esonero che gli avrebbe permesso di incassare quanto previsto dal proprio contratto fino alla sua naturale scadenza.

Ecco perché i supporters biancocelesti hanno subito puntato il dito contro i calciatori, rei di non aver dato tutto ciò che potevano in campo per evitare questo epilogo, a maggior ragione dopo le parole pronunciate dal presidente Claudio Lotito, il quale ha insinuato più di qualche sospetto circa la lealtà di alcuni tesserati nei riguardi del loro allenatore. "Dimissioni di Sarri? Una cosa inaspettata, un fulmine a ciel sereno. Sarri è stato tradito dai comportamenti di alcune persone, c'è qualcosa di strisciante all'interno del gruppo", ha dichiarato senza giri di parole il patron della Lazio.

Una situazione esplosiva, quella della società biancoceleste, nona in classifica con un solo punto in più del Monza, ben lontana dall'obiettivo quarto posto e addirittura a 7 punti dalla zona Conference.

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