Meteo, ciclone Poppea può diventare uragano mediterraneo: ecco perché

Le condizioni meteo sull'Italia sono destinate a peggiorare rapidamente a causa di un ciclone che prenderà vita sui nostri mari: ecco perché potrebbe trasformarsi in uragano e quali saranno le zone più a rischio

Meteo, ciclone Poppea può diventare uragano mediterraneo: ecco perché
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Ancora poche ore con l'anticiclone africano Nerone ma le condizioni meteo stanno per cambiare in modo drastico e repentino: il ciclone Poppea che interesserà l'Italia a partire da domani potrebbe addirittura trasformarsi in un uragano mediterraneo, il cosiddetto "Medicane", provocando una violenta ondata di maltempo a suon di temporali, nubifragi, grandinate e mareggiate nelle zone esposte.

Quali sono le probabilità

L'ondata di maltempo in arrivo è destinata a lasciare il segno: il crollo termico sarà molto forte a causa dell'aria molto fresca che sostituirà quella preesistente con 15-20°C in meno anche in breve tempo. Il pericolo, però, può essere rappresentato dalla formazione di un Medicane (Mediterranean huricane) a causa delle acque dei nostri mari che in questo periodo dell'anno toccano i picchi di temperatura più elevati. "Il ciclone punterà dritto il Mar Ligure che in questo periodo è molto caldo (+28.3°C registrati a Portofino). Ci sono quindi tutte le potenzialità perché Poppea da ciclone si trasformi in uragano mediterraneo", ha spiegato Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it.

Attualmente, gli esperti stimano che questa probabilità potrà verificarsi al 30%: non ancora altissima, certo, ma le mappe meteo parlano chiaro e vedono l'occhio del ciclone centrato tra Mar Ligure e Tirreno settentrionale con connotati simil-tropicali e la pressione atmosferica in drastico calo. "Ormai il mare italiano è diventato caldo come il Golfo del Messico e quasi come il Mar Rosso", ha aggiunto Sanò, spiegando che i presupposti affinché possa formarsi un uragano nel Mediterraneo dipendono da alcuni fattori: "temperature delle acque marine superiori ai 26°C, intensa evaporazione, presenza di un'area centrale di bassa pressione circondata da zone a pressione più elevata e venti convergenti".

Le aree più a rischio

Il maltempo colpirà gran parte d'Italia da domenica a martedì: come detto, attenzione ai super temporali che si potranno formare sulle regioni settentrionali con piogge molto abbondanti tra Piemonte e Lombardia in spostamento a Nord-Est e Toscana entrl la fine della giornata di domenica. Crolleranno le temperature, come detto, con la neve che sulle Alpi cadrà a partire dai 1700-1900 metri di quota. Attenzione alla giornata di lunedì 28 agosto quando il ciclone, o l'uragano, interesserà praticamente tutto il Centro-Nord con forti fenomeni specialmente sul Triveneto e al Centro (osservate speciali Toscana, Umbria e Lazio) per poi colpire successivamente anche le regioni adriatiche centrali e localmente Campania, Sardegna e Calabria. "Entro mercoledì 30 il ciclone avrà abbandonato l’Italia".

Nella speranza che non si verifichino eventi estremi, la buona notizia sarà la fine della calura estiva

africana: a settembre e ottobre, certamente, vivremo altre belle giornate calde e soleggiate ma lo spettro dei 38-40°C, almeno per il 2023, potrebbe cessare definitivamente nelle prossime ore.

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