Palermo - Ha appena quattro anni. Quattro anni e una buona dose di argento vivo addosso, come tutti i suoi coetanei. Ma la sua vivacità, a parere della scuola, è a dir poco eccessiva. Per colpa sua, infatti, un’insegnante di sostegno sarebbe finita in ospedale, perché colpita a pugni e calci e da una testata allo stomaco. Un’altra insegnante, invece, si sarebbe beccata un colpo di scarpa. Troppo, anche per un bimbetto. Di qui la decisione di sospenderlo, accolta malissimo dalla mamma che ha già annunciato denuncia nei confronti della scuola.
Arriva da Messina questa storia paradossale non tanto per il tema, quanto per la tenera età del piccolo protagonista che già all’asilo si è reso responsabile di un gesto così grave. Allarga le braccia il dirigente dell’istituto, Tindaro Sparacio: «È un bambino troppo vivace: siamo stati costretti a prendere questa decisione, che non è definitiva, per salvaguardare gli altri alunni». Tuona invece la mamma: «Mio figlio è un bambino normale, magari un po’ vivace ma sostanzialmente tranquillo. Non credo che abbia potuto aggredire, come dice qualcuno, l’insegnante con un colpo di scarpa».
Il piccolo, secondo quanto si è appreso, era arrivato da poco alla scuola «Cesare Battisti», solo alla fine di gennaio. Prima, infatti, frequentava un asilo privato. A fine febbraio il «fattaccio», che adesso ha portato alla sospensione. Il bimbo, infatti, avrebbe preso di mira l’insegnante di sostegno di un compagno di classe, M. D., colpendola a pugni e calci.
Quattro giorni dopo il bimbo avrebbe «aggredito» un’altra docente, colpendola anche con una scarpa. Di qui la decisione della scuola di sospendere il piccolo. Una decisione che non mancherà di avere seguiti.
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