da Roma
Gettato in un cassonetto dellimmondizia e ritrovato mutilato sul nastro trasportatore di una discarica. «Cordone ombelicale ancora attaccato, carnagione chiara, sesso non identificato causa mancanza parte inferiore del corpo».
Il rapporto del medico legale accorso ieri mattina a Santa Palomba, vicino Roma, è da far accapponare la pelle.
Lennesimo neonato abbandonato e ucciso è stato ritrovato ieri in via delle Gerbere 25 nella ditta In.Car, un centro di stoccaggio carta cui finisce la raccolta differenziata dellAma, la municipalizzata della capitale. Come nellottobre del 98, quando gli operai della Rovere, impresa specializzata nel compostaggio del vetro a pochi metri dallIn.Car, recuperarono il corpicino senza vita di un bambino appena nato.
Come allora, le indagini puntano sul luogo dove sono stati svuotati i contenitori di rifiuti e sulleventuale ricovero post parto della madre. La squadra mobile romana avrebbe circoscritto unarea da cui, nella serata di mercoledì, il camion avrebbe prelevato tra limmondizia il corpo del bimbo: Eur, Ostia e Acilia, in particolare, i quartieri sotto osservazione.
A scoprire il cadavere, alle 7.30 di ieri, unaddetta ai nastri trasportatori che ha immediatamente fermato le macchine e dato lallarme. Ma secondo il capo magazziniere sarà difficile risalire allesatta provenienza del carico.
Ogni giorno, allalba, dalla ditta partono settanta camion che svuotano i cassonetti per la raccolta differenziata della carta e poi la trasferiscono nella In.Car di via delle Gerbere. Dalle ferite si ipotizza che il neonato sia stato dilaniato dagli ingranaggi per lo smistamento. Gli agenti di polizia hanno contattato gli ospedali vicini: il Grassi di Ostia, la clinica SantAnna di Pomezia, il SantEugenio di Roma e il civico di Anzio ma senza esito. Che la madre, forse dellest europeo, abbia partorito in casa?
Sul posto, oltre agli uomini della IV sezione della mobile e del 118, un procuratore aggiunto del Tribunale di Roma. Il magistrato ha subito disposto lautopsia per capire se il bambino sia morto prima di essere abbandonato oppure dopo, soffocato allinterno della campana per il riciclaggio. Da un primo esame medico legale, però, la morte risalirebbe ad almeno 24 ore prima del rinvenimento, dunque prima che fosse abbandonato nel cassonetto.
Non mancano le reazioni: «La notizia non può lasciarci indifferenti e deve sollevare unondata di sensibilizzazione verso il fenomeno dellabbandono di bambini o comunque di ogni sorta di violenza perpetrata contro di loro, oltre che di comprensibile sdegno», commenta il sociologo Antonio Marziale, presidente dellOsservatorio sui diritti dei minori.
Per Raffaella Milano, assessore capitolino alle politiche sociali «le leggi che tutelano le mamme e i bambini offrendo la possibilità di partorire nel più assoluto anonimato ci sono. La tragedia poteva essere evitata: nel 2007 su 42 bimbi lasciati negli ospedali romani 40 hanno una nuova famiglia».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.