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«Abbiamo affrontato la crisi giocando all’attacco E così ci siamo rafforzati»

I numeri, prima di tutto. Quelli del noleggio auto sono stati presentati la scorsa settimana da Aniasa, l’associazione di Confindustria che riunisce le imprese del settore. E il quadro complessivo non appare dei più confortanti, se è vero che nei primi nove mesi dell’anno le immatricolazioni sono precipitate addirittura del 26%. Ma se il momento è difficile e il comparto della locazione veicoli paga dazio alla congiuntura economica negativa, non per questo occorre rassegnarsi all’immobilismo, in attesa di tempi migliori. La crisi, al contrario, può perfino rappresentare un’opportunità: a patto di saperla affrontare in modo dinamico e con un pizzico di coraggio.
Questa, almeno, è la convinzione maturata ai vertici di Alphabet Italia, società di noleggio multimarca che fa capo al gruppo Bmw. «La stessa parola crisi, in fondo, deriva dal greco krísis, che significa decisione, scelta - spiega Maurizio Ceci, general manager di Alphabet -. E proprio ispirandoci a questa etimologia abbiamo deciso di affrontarla a viso aperto, cogliendo l’occasione per investire e rafforzarci ulteriormente». In casa Alphabet, del resto, i primi sentori della «tempesta» in arrivo si erano avuti già sul finire del 2007. E questo aveva spinto l’azienda non solo a creare riserve, ma anche ad attivare un brainstorming strategico per capire come fronteggiarla. «Una volta identificate le variabili-chiave e le possibili combinazioni, abbiamo costruito alcuni scenari che avrebbero probabilmente caratterizzato il nostro futuro - prosegue Ceci -. Si è trattato di un momento fondamentale, che ci ha permesso di “dare un volto” alla crisi e, quindi, di averne meno paura. Tanto che abbiamo scelto di attraversarla giocando in attacco, invece che in difesa».
Una dichiarazione d’intenti chiara, che per la società di noleggio del gruppo Bmw si è tradotta in due obiettivi primari: mantenere il portafoglio contratti e investire in miglioramenti di processo. Ecco spiegati, per esempio, i diversi progetti strategici in rampa di lancio nell’ultima parte del 2009: dal nuovo contratto quadro, studiato per consentire maggiore flessibilità, all’upgrade del sistema web di gestione dell’offerta.
«Un altro tassello importante è l’innovativo sistema per la gestione dei sinistri - aggiunge Ceci -: sviluppato all’interno, integra però anche uno dei più sofisticati applicativi disponibili sul mercato e permette un sensibile recupero di efficienza. Infine, mi piace ricordare la nuova campagna pubblicitaria, che abbiamo lanciato per evidenziare al meglio i valori del marchio». La voglia migliorarsi, insomma, non manca. Anche e soprattutto alla luce di una situazione di mercato in cui, invece, lo spazio per uno sviluppo commerciale appare pressoché nullo, a meno di non ricorrere a un drastico abbattimento delle tariffe. In Alphabet, però, di «guerra dei prezzi» non vogliono sentire parlare: «Siamo assolutamente contrari - taglia corto Ceci - e non sarà certo la crisi a far vacillare questa convinzione. Tutti noi, d’altronde, quando facciamo shopping applichiamo quotidianamente una semplice regola: diffidare dei prezzi troppo bassi. E questo vale in particolare per un settore come il noleggio, che ha margini molto contenuti e ha bisogno di una sostenibilità di lungo periodo, per poter garantire lo stesso livello di qualità dal primo all’ultimo giorno di contratto. Il servizio che offriamo, d’altronde, ha un valore oggettivo, che non si può ridurre o rinnegare solo perché un concorrente presenta un’offerta molto più economica».
Forte di questi convincimenti e di una linea ormai consolidata, Alphabet veleggia quindi senza eccessivi scossoni nei mari della crisi.

E può permettersi di guardare al domani con una buona dose di ottimismo: «Abbiamo lavorato sodo - conclude Ceci - e, a differenza di altre società di noleggio puramente captive, usciremo rafforzati da questo periodo di difficoltà. Oltre che con la conferma della rilevanza strategica del nostro business nel futuro del gruppo Bmw».

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