Proprio nel giorno in cui si aprono i giochi per la presidenza dellAbi (a cui sembra candidato), Luigi Abete porta a casa un successo: le banche romane aderiranno presto allUnione industriali di Roma, di cui Abete è presidente. Il numero uno di Bnl è riuscito a far siglare un accordo tra lAssociazione bancaria e la Confindustria romana, grazie al quale gli istituti della capitale delegheranno allassociazione territoriale la «cura» degli interessi locali.
Non si tratta di una vera e propria fusione né la delega implica unampia rappresentanza. Ma di sicuro è un passo avanti concreto verso quel dialogo intenso tra banche e imprese auspicato anche da un pezzo da novanta del credito come Alessandro Profumo, ad di Unicredit, che, solo pochi giorni fa, ha ricordato: «Come Abi abbiamo perso una grandissima occasione nel non essere riusciti a diventare parte della Confindustria».
Abete, che dellAbi è al momento vicepresidente, ha fatto insomma qualcosa in più di Maurizio Sella e Luca di Montezemolo: allapparenza una buona partenza per la gara alla poltrona di numero uno dei banchieri.
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