Ha violentato la bimba affidata alla moglie babysitter per anni, da quando la piccola ne aveva 12. È questa la conclusione del collegio di giudici presieduto da Anna Introini che ieri ha condannato Massimo Battaglia, un appuntato della Guardia di finanza di stanza all'aeroporto di Linate, a 7 anni e 6 mesi di carcere e a risarcire la vittima con 40mila euro. L'uomo, 39 anni, è inoltre indagato per subornazione di testimoni e falso in atto pubblico. Secondo il pubblico ministero Stefania Carlucci, avrebbe indotto due testimoni a firmare documenti in bianco che poi avrebbe compilato lui stesso con false dichiarazioni e avrebbe, inoltre, mostrato alla vittima un falso atto di separazione dalla moglie per indurla a credere di essere innamorato di lei.
A denunciare l'uomo, originario di Portici, in provincia di Napoli, è stata la madre della vittima, che ha cominciato a insospettirsi quando, nel 2001, ha trovato nella camera della bambina una catenina d'oro con un cuore spezzato a metà. Interrogando la figlia, la donna ha scoperto che si trattava di un regalo del vicino di casa, che spesso nel pomeriggio sostituiva la moglie come babysitter.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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