Ad Arenzano torna l’incubo petrolio

Ad Arenzano torna l’incubo petrolio

Torna l’incubo inquinamento nel mare di Arenzano. Ma questa volta la Haven non c’entra. Alcune chiazze probabilmente di idrocarburi pesanti sono state avvistate nel pomeriggio di ieri lungo il litorale genovese di Ponente, all’altezza di Arenzano.
Le chiazze, di dimensioni abbastanza ridotte, sono state segnalate in prossimità della costa e ciò ha indotto alcune località della zona a vietare momentanemante la balneazione. Della vicenda si è occupata subito la Guardia Costiera di Genova che ha inviato in zona un mezzo della Castalia per monitorare la situazione.
Le pessime condizioni del mare, però, hanno reso in un primo momento difficoltose le operazioni e l’individuazione dell’inquinamento con gli interventi di bonifica relativi. Per oggi è comunque prevista una ricognizione aerea che consenta di localizzare con precisione la natura delle chiazze.
Parte del materiale inquinante è stato recuperato nel pomeriggio dal rimorchiatore Tagis, all’altezza di Varazze. Si tratta di mezzo metro cubo di catrame, che si era depositato in parte in mare a pochi metri dalla riva, formando piccole chiazze di circa 30 centimetri di diametro, in parte proprio sulla spiaggia del litorale.
Le operazioni di contenimento degli idrocarburi sono state coordinate dalla motovedetta Cp 863 della Guardia Costiera.

I gestori degli stabilimenti balneari, nel frattempo, hanno provveduto a recuperare il materiale spiaggiato mentre l’Arpal, l’agenzia regionale per l’ambiente, incaricata dalla Capitaneria di porto, ha effettuato alcuni campionamenti che potranno essere utili per l’individuazione di eventuali responsabilità penali.

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