da Roma
Ha rischiato di fare la stessa fine di Giovanna Reggiani, la donna uccisa, mentre rientrava a casa, lo scorso ottobre. Ed è su questo che si stanno concentrando le indagini dei carabinieri, scattati in allarme subito dopo la tentata aggressione subita da una dipendente della Rai, nella sera tra sabato e domenica. Ieri i carabinieri del comando provinciale della capitale hanno effettuato un controllo straordinario di un campo nomadi sulla via Collatina, impegnando uomini del Nucleo radiomobile.
Il controllo, lultimo in ordine di tempo di una serie già programmata, si è concentrato sul tentativo di aggressione subito dalla donna di 37 anni, ma non ha dato alcun esito. La mancata vittima ha raccontato che mentre rincasava di notte sulla propria auto ha trovato la strada ostruita da alcuni oggetti tra cui un sacco, un cerchione e un cartello triangolare. Una volta fermata lauto, dal buio sono uscite 4 persone che, secondo il suo racconto sono di etnia rom. Resasi conto della trappola ha fatto retromarcia ma si è incagliata sul guardrail e a quel punto uno degli aggressori è corso verso di lei, lha raggiunta e ha tentato di aprire lo sportello dellautomobile ma, non riuscendoci, ha sferrato un violento calcio alla portiera prima che lei riuscisse a ripartire.
Sulla vicenda gli investigatori dellArma si sono detti «dispiaciuti» per limpressione creata da dichiarazioni della donna, secondo la quale il campo sarebbe talmente insicuro da non permettere a una singola pattuglia dellArma di entrarvi allinterno e fare controlli. I carabinieri hanno invece sottolineato che periodicamente «singole pattuglie fanno controlli in quel campo nomadi, così come in altri» e sabato notte dalle dichiarazioni della donna non era ben chiaro se la tentata aggressione potesse essere stata originata proprio da un appartenente al campo rom. Lattenzione da parte delle Forze dellordine sulle aggressioni attribuibili a nomadi è alta dopo lefferato delitto consumato la sera del 30 ottobre nel quartiere di Tor di Quinto, quando, alluscita di una stazione Giovanna Reggiani, 47 anni, venne massacrata. La donna, moglie di un capitano di vascello, morì due giorni dopo in ospedale.
«Maggiori controlli nei pressi dei campi nomadi», sono stati disposti anche dallassessore capitolino alla sicurezza, Jean Leonard Touadi.
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