Dove nasce un abito? Dalla materia prima, dalla stoffa, dalla scelta di tagli ricercati, dalla magia del dettaglio. La storia di un abito è una favola che racchiude il segreto dell’intera filiera del tessile e della moda made in Italy. Un racconto che passa attraverso tante piccole aziende, di tradizione o appena nate, che racchiudono ciascuna la forza di un settore che non teme la crisi.Michele Tronconi, Presidente di Sistema Moda Italia ci svela i segreti di un’industria, quella della moda, che al di là di sfilate, nuove collezioni e eventi mondani, Fashion Week milanese in prima fila, è ancora capace di farci sognare.
In questi giorni Milano è invasa dalla Fashion Week: i capi che vediamo in passerella sono però sola la punta dell’iceberg di un’industria, quella della moda, che in Italia è fatta non solo di grandi maisons ma da tantissimi piccoli imprenditori, artigiani e artisti. E’ questo il segreto del suo successo?
Il suo segreto è racchiuso nel fatto di essere ancora una filiera: in Italia sono presenti tutte le componenti che concorrono alla realizzazione di un prodotto finito. Un prodotto che ha elevate componenti simboliche e di gusto, caratterizzato da una continua innovazione, in linea con il cambio delle stagioni, che portano al cambiamento del guardaroba. Ma per arrivare al prodotto finito, celebrato attraverso liturgie particolari come le sfilate, il punto di partenza è sempre la materia prima. Il nostro settore, quello della moda e del tessile, ha vinto sulla saturazione della domanda, che caratterizza tutti i settori economici maturi, grazie all’innovazione di prodotto e grazie alla moda stessa, che è una costruzione sociale che richiede continua propositività e che spinge il consumatore a desiderare il prodotto nuovo, anche se il suo armadio è già pieno. Il nostro settore si è specializzato per rispondere alle esigenze che si susseguono di stagione in stagione: non è un caso che nella filiera del tessile e dell’abbigliamento continuino a esistere piccole imprese specializzate, è da loro che deriva la forza complessiva del settore. Una forza che si basa però allo stesso tempo sulla fragilità di ogni singolo elemento, fragilità che deriva dal fatto di non essere mai importante né per i propri clienti né per i propri fornitori. Esiste un ciclo di vita delle aziende incessante, è l’altra faccia della medaglia, le sfilate sono la punta dell’iceberg di questa fragilità strutturale.
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