Albertini sul palco del Litta diventa attore

«In scena... per una sera». Venghino, signori venghino. Perché a trasformarsi in attore, imitatore, mimo è nientepopodimeno che Gabriele Albertini. Forse la performance più estrosa dopo le mutande di cachemire firmate Valentino portate in passerella. Sindaco di Milano per due volte, oggi europarlamentare e fresco presidente di Edipower con un ipotecato futuro da senatore, si è presentato puntualissimo (come sempre) ieri pomeriggio alle 17,30 per provare sul palcoscenico teatro Litta. Debutto lunedì 2 maggio con «Gabriele Albertini, autore imitatore, attore inaspettato». Lo scopo è benefico: raccogliere fondi per la Fondazione Palazzo Litta per le arti. Un’associazione nata per sostenere un luogo simbolo dell’architettura e della cultura in città. In programma la ristrutturazione del palcoscenico con nuove dotazioni tecniche (proiettori, centraline di comando luci, impianti fonici meno invasivi, videoproiettori di nuova generazione, schermi). Ma anche per organizzare progetti di teatro, danza musica, letteratura. E allora Claudia Buccellati organizza «Il talento sconosciuto di milanesi conosciuti».

Dopo Albertini toccherà a Beatrice Zanolini che abbandonerà le vesti di nota imprenditrice immobiliare per cantare arie dal jazz alla bossa e al soul e Davide Steccanella, avvocato penalista, alla scoperta di due illustri milanesi come Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni.

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