Per Alemanno la sfida ricomincia in periferia

Si lavora intanto al «Patto per Roma», documento che verrà firmato assieme a Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini

Oggi è il giorno del battesimo pubblico di Gianni Alemanno, quello in cui l’esponente di via della Scrofa farà la sua prima uscita da candidato a sindaco per il Popolo della Libertà. E lo fa con un’idea ben precisa in testa: cominciare dalla periferia. Non si tratta di una scelta fatta a caso ma, come lui stesso tiene a precisare, «è ben ponderata». Il candidato Pdl comincerà già da stamattina un vero e proprio tour delle periferie della capitale, per arrivare poi nel primo pomeriggio al gazebo di piazza San Lorenzo in Lucina dove, insieme con Gianfranco Fini, illustrerà il programma elettorale del Pdl, sia nazionale che locale.
Prima tappa del tour alemanniano Montesacro, nel IV municipio. Precisamente da un gazebo allestito all’angolo tra via di Conca d’Oro e il ponte delle Valli, «il quartiere più popoloso di Roma con i suoi 250mila residenti, pari a una città di medie dimensioni come Verona», spiega Alemanno, «ma che della città, purtroppo, ha solo la densità abitativa, mentre mancano tutte le strutture». Senza contare «il problema centrale della sicurezza alimentato dalla pesante presenza di campi rom e baraccopoli». Un municipio che deve fare i conti, infatti, con il fiorire delle strutture abusive di nomadi sulle sponde dei fiumi Tevere e Aniene, ormai ridotti a rifugi di fortuna per intere comunità. Ma, ricorda il candidato a sindaco, «c’è anche il grave fenomeno della prostituzione lungo la via Salaria. Un problema che è ormai tristemente famoso in tutta Italia. E per fare fronte a questioni di pubblica sicurezza difficili da gestire come queste, il IV municipio può contare su un solo commissariato di polizia».
Intanto prosegue il lavoro di stesura del «Patto per Roma», un documento a cui, oltre allo stesso Alemanno, starebbero lavorando altri due esponenti di An, Andrea Augello e Fabio Rampelli, assieme a Umberto Croppi della fondazione Farefuturo. Un programma «snello, con pochi punti», spiega l’ex ministro delle Politiche agricole, con le tre priorità già preannunciate: «sicurezza, emergenza casa, trasporti». Un documento che, come ha spiegato Alemanno presentando la sua candidatura, «coinvolgerà il governo nazionale e gli enti locali, perché siamo convinti che questa è la strada per cambiare la città».
Del «Patto per Roma» si è parlato anche l’altro giorno in una riunione con Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli. Il documento non appena pronto sarà firmato da Alemanno assieme al Cavaliere e a Gianfranco Fini. Per poi essere presentato, forse tra 15 giorni, in una grande manifestazione, dove parteciperanno ovviamente tutti e tre i firmatari. Sarà una delle due manifestazioni elettorali a cui Berlusconi prenderà parte a sostegno di Gianni Alemanno nella sua scalata al colle capitolino. Poi forse, potrebbe esserci un’altra partecipazione del Cavaliere a un convegno nell’hinterland romano, questa volta però per sostenere Alfredo Antoniozzi, candidato del Pdl alla presidenza della Provincia.
Anche se oggi è il giorno della sua prima uscita pubblica, l’apertura vera e propria della campagna elettorale di Alemanno sarà il prossimo 7 marzo, all’auditorium di via della Conciliazione.

L’occasione sarà un convegno sui temi etici con un parterre degno delle grandi occasioni: i due candidati per Comune e Provincia, Sandro Bondi, Gianfranco Fini e due donne, Barbara Saltamartini ed Eugenia Roccella, da tempo impegnate proprio su questioni etiche.

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