Altra tegola sulla Juve, stavolta viene dal Belgio

da Milano

Non c’è pace per la Juventus, coinvolta nello scandalo che rischia di farla sprofondare in serie B, se non addirittura in C1. Quella che una volta era considerata la Vecchia Signora del calcio, è ora inseguita e braccata da magistrati e indagini che tendono a coinvolgerla in tutte le inchieste. Dopo Raffaele Guariniello, che l’ha inutilmente portata sul banco degli accusati a Torino per abuso di farmaci - sentenza di condanna per il dottor Agricola ribaltata in appello -, ora tocca a un magistrato belga tentare di coinvolgerla per irregolarità sulla compravendita di giocatori.
La sede dello Standard di Liegi, squadra del massimo campionato di calcio belga, è stata sottoposta a perquisizione dalla polizia giudiziaria, secondo quanto riferiscono nelle loro edizioni online alcuni quotidiani, tra i quali De Standaard, uno dei più diffusi della regione, e Le Soir. Il tribunale di Liegi rifiuta di commentare, ma secondo indiscrezioni si tratta di una commissione rogatoria chiesta dai magistrati di Torino nell’ambito dell’inchiesta che riguarda la Juventus. In particolare sarebbe stato chiesto di verificare alcune transazioni tra le due società. Gli agenti, anche secondo la Tv Rtbf, si sarebbero interessati soprattutto della contabilità relativa al trasferimento di giocatori provenienti dalla Juve. Insomma, Guariniello non demorde e cerca in tutti i modi di tenere i bianconeri sotto pressione e coinvolgerli in qualsiasi indagine giudiziaria sia di sua competenza.
I media belgi citano il caso del nigeriano Benjamin Onwuachi, 21 anni, dato in prestito dalla società torinese nel luglio dello scorso anno. Qualche mese dopo il contratto è stato rescisso e il giocatore, senza che abbia disputato una sola partita nella prima squadra, è passato al club greco Ionikos. Nel 2002 lo Standard ha ingaggiato, sempre dalla Juventus, il portiere della nazionale uruguayana Fabian Carini, successivamente ripreso dai torinesi e ceduto all’Inter nell’ambito dell’operazione per l’acquisto di Fabio Cannavaro. Una procedura che ha destato non poche perplessità: 10 milioni è stato valutato il capitano della nazionale, altrettanti il portiere, che ha poi fallito nell’Inter ed è stato mandato a Cagliari, dove ha fatto l’ennesimo flop. Lo Standard Liegi ha subito in passato un’altra perquisizione in merito ad una frode contestata al Marsiglia per la quale l’amministratore Luciano D’Onofrio è stato condannato recentemente in Francia a sei mesi di prigione, con sospensione della pena.
A complicare il futuro per la Juve è anche il parere dell’avvocato bolognese Mattia Grassani, grande esperto di diritto sportivo: «La sentenza di colpevolezza di illecito sportivo, secondo l’articolo 6 del cgs, non può prevedere la sola penalizzazione e lasciare la squadra condannata in A. Laddove sono coinvolti dirigenti, i club vengono o retrocessi o assolti, soluzioni intermedie non sono previste.

La gradualità delle pene accessorie sarebbe applicata con i punti di penalizzazione da scontare in B o in C1. Insomma, se uno o più club sono condannati per responsabilità diretta di illecito sportivo non possono non subire retrocessione».

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