Un tavolo dei moderati per discutere sulle problematiche cittadine e regionali. Questa è la proposta lanciata da Umberto Paganelli, vice-segretario nazionale e coordinatore regionale dei Pensionati Italiani, il giovane partito - guidato a livello nazionale da Giovanni Pancetti - che alle scorse amministrative a Genova ha corso in tandem con il partito dei Repubblicani italiani. «Osservando quanto accade intorno a noi, e registrando una forte disaffezione alla politica da parte degli elettori serve una svolta bipartisan per trovare soluzioni ai problemi locali» spiega Paganelli che ricorda il caso emblematico del Terzo Valico, per la cui realizzazione «tutti i moderati dovrebbero metter da parte i colori politici per collaborare e contrastare la decisione governativa».
E gli incontri tra vari partiti durante quest'ultima campagna elettorale hanno lasciato porte aperte per possibili sinergie programmatiche: «Con Alessandro Casareto della Democrazia Cristiana per le autonomie e Nicola Bisso della Democrazia Cristiana (tutti i partiti che al ballottaggio hanno sostenuto Renata Oliveri, ndr) abbiamo capito la necessità di discutere in modo trasversale per saper trovare decisioni che sappiano essere vicine alle esigenze dei cittadini».
E la proposta di un «tavolo permanente dei moderati genovesi» sarà presto rivolta sia ad alcune forze del centrosinistra sia ai principali partiti del centrodestra. Udc in testa. Il partito dei Pensionati Italiani infatti, nato quando i Pensionati di Fatuzzo avevano deciso di appoggiare il centrosinistra - e che ha scelto di rimanere una realtà distinta rispetto al partito dell'europarlamentare bergamasco anche dopo il suo ritorno nel centrodestra - ha siglato un accordo nazionale con lo scudocrociato. «Siamo diventati una costola del partito di Casini - ha spiegato il segretario nazionale Pancetti - e pur mantenendo la nostra identità, con l'Udc abbiamo trovato un accordo politico e di programma finalizzato a tutelare i pensionati di oggi e di domani oltre che per difendere i valori cristiani e della famiglia».
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