Ambiente Nasce l’asse verde Berlusconi-Sarkò Lettera a Bruxelles: «Sanzioni a chi inquina»

L’Italia e la Francia alzano insieme la voce in sede europea per chiedere di istituire una meccanismo di compensazione economica alle proprie frontiere per tutelare la competitività delle imprese Ue rispetto a quelle di paesi terzi che non fossero soggette alle stesse restrizioni in materia di riduzione di emissioni di C02. In una lettera congiunta, inviata al presidente della Commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso, il premier Silvio Berlusconi e il presidente francese Nicolas Sarkozy sottolineano la necessità che la Ue preveda questo nuovo meccanismo alle proprie frontiere nei confronti di quei paesi esportatori che non rispettano gli standard delle emissioni di carbonio. In pratica, una sorta di «tassa carbone» con una forma «non protezionistica» ed in linea con le regole del Wto.

L’iniziativa giunge a due mesi dalla annunciata proposta della Commissione Ue su come evitare i rischi di «carbon leakage»: il pericolo che le aziende fuori dall’Europa abbiano un vantaggio competivivo perché non devono sottostare alle stesse regole di quelle europee.

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