Antonveneta, inchiesta chiusa

da Milano

Ben 250 faldoni di atti e documenti sono pronti per essere depositati a disposizione delle parti; mancano solo le firme del capo della procura Manlio Minale, dell’aggiunto Edmondo Bruti Liberati e dei tre pm che hanno coordinato l’inchiesta, Francesco Greco, Eugenio Fusco e Giulia Perrotti. Al massimo oggi la procura di Milano chiuderà l’inchiesta partita dagli accertamenti sul tentativo di scalata ad Antonveneta da parte di Banca Popolare Italiana.
Gli indagati interessati dal provvedimento sono una settantina, mentre 5 sono i capitoli di indagine: la scalata alla banca padovana, l’ostacolo alla Consob, l’ostacolo a Bankitalia, gli arresti del 13 dicembre 2005 che colpirono anche l’ex delegato di Bpi, Gianpiero Fiorani. Resteranno aperti alcuni stralci di indagine relativi alle scalate Bnl e Rcs ma Fiorani, stando ai continui contatti tra i suoi avvocati e i pm, sarebbe pronto a ricorrere al patteggiamento allargato per chiudere la vicenda.

Per l’ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, indagato per aggiotaggio, invece si profila la richiesta di rinvio a giudizio su cui deciderà il giudice dell’udienza preliminare. Tra i principali indagati c’è l’immobiliarista Stefano Ricucci, la cui holding Magiste International è stata dichiarata fallita il 19 gennaio scorso.

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