Applausi al Barbiere-corsaro

Applausi al Barbiere-corsaro

Certo sorprende vedere Siviglia lambita dall'acqua e un Figaro vestito da corsaro, con tanto di fazzoletto e coltellaccio - invece del rasoio - alla cintura. Ma l'idea è buona. La torre a base quadrata di Savona, le caravelle, il coro ciurma armato di remi e mezzo marinaio danno una connotazione tutta ligure a questo Barbiere, che abbandona la Spagna per la nostra città di mare. Spettacolo godibilissimo, quello di venerdì sera al Teatro Chiabrera, che ha alzato così il sipario sulla prima del cartellone autunnale dell'Opera Giocosa. Una regia appunto molto originale (Francesco Torrigiani) e dinamica al punto giusto, che bene ha reso la comicità e la concitazione del melodramma rossiniano, pur trasferendolo in una dimensione altra, con questa bella contrapposizione terra-mare - vecchia mentalità ancorata al suolo, nuova generazione che salpa verso una nuova vita - e con l'idea della fortezza da espugnare per liberare la fanciulla; completano il tutto i costumi (Greta Podestà, che ha curato anche le scene), in perfetta sintonia con l'ambientazione visiva e con i tratti psicologici dei personaggi. Bella ed essenziale l'idea della torre che si apre mostrando l'interno - rigorosamente arredato alla marinara - della casa di Don Bartolo, che rimane l'unico scenario, il microcosmo dove si snoda l'intera vicenda; molto suggestivo anche il concertato del primo atto, che lascia i protagonisti in balia di una vera e propria burrasca di mare. Burrascosa anche la parte musicale, forse in alcuni punti anche troppo, con qualche difficoltà per i cantanti, che a volte hanno seguito a fatica l'onda travolgente delle note lasciando per strada alcune finezze vocali. Direzione (Giovanni di Stefano) comunque molto attenta e curata, pronta la risposta al gesto del podio delle varie sezioni (Orchestra Sinfonica di Sanremo). Ma veniamo proprio al cast, molto affiatato e perfettamente calato nello spirito arguto dell'opera, che con estrema disinvoltura ha utilizzato al meglio lo spazio scenico. Nota di merito a Rosina (Annarita Gemmabella), che unisce alla bellezza della voce una fresca agilità e un gusto musicale molto raffinato, e a Figaro "lupo di mare" (Filippo Bettoschi), personaggio brillante e con un timbro molto caldo, voce corposa e con facilità negli acuti. Buona prova per gli altri interpreti Francesco Marsiglia (Conte d'Almaviva), Domenico Colaianni (Don Bartolo), Enrico Giuseppe Iori (Don Basilio), Marta Calcaterra (Berta), Daniele Girometti (Fiorello) e per il coro (Coro Lirico e Voci Bianche P.Mascagni di Savona diretto da Franco Giacosa).

Teatro pieno e grande apprezzamento del pubblico che ha applaudito gli artisti con calore ed entusiasmo. Da segnalare inoltre l'appuntamento con l’«altro barbiere», l'omonimo dramma buffo di Giovanni Paisiello, in programma oggi alle 15.30.

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