Finalmente Milano avrà un museo di Arte contemporanea che sorgerà nellarea dellex Fiera, allombra dei grattacieli di Daniel Libeskind, Zaha Hadid e Arata Isozaki. Lo ha annunciato ieri lassessore alla Cultura di Palazzo Marino Vittorio Sgarbi a margine della cerimonia di consegna dellAmbrogino doro a Ernst Beyeler, «il più grande collezionista e gallerista di arte contemporanea», come ha sottolineato il sindaco Moratti. Questa volta, però, non si tratta solo di unidea del vulcanico assessore, ma di un progetto concreto concordato tra Triennale, CityLife e Comune.
Il futuro museo, che sarà pronto entro il 2014, sorgerà nellarea dellex Fiera al posto del Museo del Design. Attenzione però, non si tratta di un nuovo progetto ma di un cambio di destinazione: invece che ospitare il Museo del Design, (che è in costruzione al primo piano della Triennale, in versione nazionale), ledificio a pianta quadrata, che ruota fino a diventare un cerchio, ospiterà il Museo dellarte contemporanea che Milano aspetta e chiede da anni. E lannuncio è arrivato proprio il giorno dellinaugurazione del Miart, la fiera dellArte contemporanea ospitata al Portello da oggi fino a lunedì.
«Non sono mai stato un grande fautore del museo di Arte contemporanea - ha ammesso Sgarbi - mi sembra un vezzo per cui tutte le città lo devono avere per forza. Io preferisco le cose che ci sono già e continuo a sostenere che è meglio recuperare e restaurare gli spazi che ci sono e che restano abbandonati, piuttosto che realizzare strutture nuove. Come spazi espositivi - continua il critico - tipo il Pac andrebbero usati il Garage Traversi, le palazzine in viale Molise e larea ex Motta». Sgarbi, però, questa volta si è dovuto «piegare» alle continue richieste dei milanesi che guardano con una punta di invidia alla capitale che vanta addirittura più di un museo del contemporaneo. Invidia che presto svanirà visto lambizioso disegno cui larchitetto Daniel Libeskind sta lavorando da oltre un mese: nuova, infatti, è la concezione che orienterà la progettazione dei 10mila metri quadrati di superficie, a partire dalla pianta delledificio. Il disegno leonardesco della figura umana inscritta nel cerchio e nel quadrato, che sarà anche il simbolo della candidatura milanese per lExpo 2015, infatti, è il perno intorno cui ruota, nel senso letterale del termine, la struttura. Luomo sarà il tema centrale anche nel modo di intendere lo spazio: il museo visto come luogo di aggregazione e di incontro, e non della meditazione solitaria del visitatore che contempla lopera.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.