Attacco kamikaze in ospedale: almeno trenta le vittime

Obama, già in clima elettorale, promette di ritirare le sue truppe dall’Afghanistan, ma la guerra sporca dei terroristi non concede tregua. È di almeno 30 morti e oltre cinquanta feriti il bilancio dell’ennesimo attentato kamikaze, stavolta sferrato con un’auto imbottita di esplosivo contro un ospedale della provincia di Logar. Le vittime sono tutti pazienti, parenti e amici delle persone ricoverate oltre a diversi medici e infermieri. Lo ha confermato il portavoce dell’amministrazione provinciale Din Mohammad Darwaish.
Secondo la ricostruzione fornita dal funzionario, l’attacco è stato condotto nel distretto di Azra da un kamikaze che guidava un Suv imbottito di esplosivo. Un portavoce del Talebani però nega ogni coinvolgimento. Alla «Bbc» ha escluso che l’attentato sia opera dei guerriglieri puntualizzando che l’esplosione è stata provocata da una bomba collocato da «qualcuno con un obiettivo».

Mohammad Zaref Nayebkhail, capo delle autorità sanitarie provinciali, ha riferito che le guardie avevano cercato di fermare il suv pieno di esplosivi, ma l'autista non si è fermato, ha raggiunto l'edificio principale e ha azionato l'ordigno». La piccola clinica è stata resa al suolo. Per le autorità afghane si è trattato di un attacco «senza precedenti», considerato l’obiettivo degli attentatori, in quasi dieci anni di guerra.

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