Aumentano i casi di cataratta

Ogni anno 500mila italiani affrontano un intervento chirurgico, breve e sicuro, che ridà la capacità visiva

Tra pochi giorni, a Roma, cominceranno i lavori del quinto congresso internazionale della Società oftalmologica italiana. È prevista la partecipazione di duemila specialisti. Presiederà il professor Corrado Balacco Gabrieli, il quale - dopo la relazione introduttiva - darà la parola al primo degli ospiti stranieri: il professor Jackson Coleman.
Toccherà a lui parlare di un sistema diagnostico d’avanguardia - l’ultrasonografia - che permette di individuare tempestivamente tutte le patologie dell’occhio, dal distacco di retina ai disturbi del nervo ottico. Un altro ospite americano, il professor Donald D’Amico (della Cornell University di New York) introdurrà invece il vasto tema della degenerazione maculare senile, che avanza con l’avanzare dell’età e sta diventando un grave problema.
Al centro del congresso ci sarà comunque la cataratta, cui la società oftalmologica ha dedicato un «libro bianco» in cui sono riuniti gli elementi di conoscenza più importanti, a cominciare dall’epidemiologia: sono 500mila, ogni anno (il numero è destinato a crescere) gli italiani che si sottopongono alla chirurgia della cataratta. L’intervento, oggi, è diventato più semplice, rispetto al passato: il chirurgo frantuma il cristallino diventato opaco, ne asporta i frammenti e impianta un cristallino artificiale che - a partire dal 2005 - è in grado di garantire una visione ottimale sia da vicino che da lontano. L’avvicinarsi dell’estate (che ufficialmente comincia il 21 giugno) ha consigliato di inserire nell’agenda dei lavori congressuali il tema del sole e più precisamente dei pericoli che possono essere rappresentati dai raggi ultravioletti. Pochi lo sanno ma molte lesioni retiniche possono essere favorite da una prolungata esposizione ai raggi solari.
Durante il congresso di Roma questo tema sarà approfondito. Gli oculisti ritengono infatti che non basta ricorrere a un occhiale da sole qualsiasi; bisogna invece sceglierli in base allo stato di salute dei propri occhi. Le lenti a contatto non proteggono dai raggi ultravioletti. L’unica preoccupazione riguarda le restrizioni imposte dalla nuova legge finanziaria.

La comunità oftalmologica chiederà - durante il congresso - una revisione di questa legge che porti all’acquisto di dispositivi sanitari di ottima qualità. Comprare a prezzi più bassi materiali che arrivano dall’India o dalla Cina significa svilire le prestazioni.

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