Ha iniziato l'anno con un piccolo segno positivo il mercato italiano del gioco a distanza (o gioco online). Secondo l'Aams (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato), a gennaio la spesa in giochi telematici è ammontata a quasi 65,2 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto mese dell'anno precedente. Quando si parla di «spesa» ci si riferisce alla differenza tra raccolta sotto forma di scommesse e le somme restituite in vincite. La raccolta, considerando sempre i due mesi presi a riferimento, è salita dai 470 milioni del gennaio 2011 e il miliardo e mezzo del 2012. Nell'intero 2011, il sistema del gioco telematico ha raccolto oltre 9,8 miliardi di euro, mentre la spesa è arrivata a 735,4 milioni. Nell'online gaming, la parte del leone la fanno sempre i giochi di abilità, giochi di carte e giochi di sorte a quota fissa. Lo scorso anno questa categoria ha raccolto 8,4 miliardi di euro, per una spesa effettiva per i consumatori (soldi puntati meno vincite) di 433,5 milioni. Nel gennaio 2012 la spesa in questo settore ha superato i 52,3 milioni di euro, per una crescita del 49% rispetto al primo mese del 2011. E questo a fronte di una raccolta che si è attestata a un valore di quasi 1,4 miliardi di euro (298 milioni a gennaio 2011). Sempre più italiani, insomma, scommettono, e sempre più scommettitori scelgono i giochi a distanza più innovativi.
Non si può, infatti, non notare un caldo della raccolta e della spesa nel settore delle scommesse sportive a quota fissa. Tra i due mesi gennaio 2012 e 2011, la raccolta è crollata a 105 milioni da 137, mentre la spesa è calata da circa 19 milioni a circa 5,4 (-71,7%). Segni meno anche per le spese in altre categorie, che però hanno un impatto minore sull'andamento del sistema giochi a distanza (data la raccolta più limitata), quali: Bingo (-21%), Superenalotto e superstar + Win for life (-27,6%), Gratta e vinci (-34,5%), Scommesse ippiche (-54,4%), Ippica nazionale, ippica internazionale e concorso V7 (-54,8%), Concorsi pronostici e scommesse sportive a totalizzatore (-51,7%). I giochi di abilità, giochi di carte e giochi di sorte a quota fissa, nel mese di gennaio 2012, hanno raggiunto una quota di mercato del comparto dei giochi a distanza pari all'80,6%. Al secondo posto, considerando sempre la spesa, arrivano le scommesse sportive, con una market share dell'8,2%. Al terzo, il Bingo (7,3%). Gli altri giochi telematici hanno quote decisamente molto più basse, intorno all'1% o inferiori. I giocatori tendono a premiare i giochi di carte e giochi di sorte a quota fissa che per la loro natura presentano un payout molto alto, superiore al 97%, fanno notare all'Aams.
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