da Damasco
Diciassette morti e 14 feriti, «tutti civili»: questo il bilancio ufficiale e «definitivo» di un micidiale attentato compiuto ieri mattina a Damasco con una autobomba caricata con 200 kg di esplosivo, secondo quanto hanno riferito con insolita rapidità fonti governative siriane.
«È stato un attacco terroristico che ha colpito un centro nevralgico e affollato della città, lincrocio di Sayda Zeinab», ha detto il ministro dellInterno Bassam Abd al Majid in un intervento telefonico allemittente Tv di Stato, meno di due ore dopo lesplosione.
Si tratta di un luogo nella parte sud di Damasco, a poche decine di metri dalla strada per laeroporto e nei pressi di un importante centro dei servizi di sicurezza, che forse era lobiettivo designato. A poca distanza sorge anche il mausoleo di Sayda Zeinab, nipote del Profeta Maometto e figlia dellimam Ali, dove ogni giorno giungono innumerevoli pellegrini sciiti, anche dal Libano, Iran e Paesi del Golfo. Nella stessa zona sono inoltre concentrati centinaia di migliaia di profughi iracheni.
Sulla dinamica dellattacco, che non è stato ancora rivendicato, non sono state fornite indicazioni e non è quindi chiaro se lesplosione, udita in un raggio di diversi chilometri, sia stata innescata da un attentatore suicida.
Era dallinizio degli anni 80, allepoca della repressione del movimento dei Fratelli musulmani, che a Damasco non si registravano attentati di questa portata.
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