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Nexi, pulizia di bilancio e luce verde al buy back


Perdita di 1 miliardo dopo le maxi-svalutazioni Bertoluzzo: «Così creiamo valore per gli azionisti»

Nexi, pulizia di bilancio e luce verde al buy back

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Maxi svalutazioni e buyback per Nexi, che nel giorno dei conti ha vissuto una giornata in altalena in Piazza Affari. Il titolo, infatti, è dapprima salito del 3,6% appena dopo la diffusione dei numeri di bilancio, per poi chiudere la seduta in rosso del 2,9% a 6,55 euro per azione. Probabile che si tratti di un riposizionamento degli investitori al ribasso, dopo numeri che hanno centrato i target e l’annuncio del piano di riacquisto di azioni che dovrebbe sostenere il titolo in prospettiva. Il gruppo dei pagamenti guidato dall’amministratore delegato Paolo Bertoluzzo (in foto) ha chiuso il 2023 in perdita di poco più di 1 miliardo dovuta a una svalutazione tecnica per 1,2 miliardi dell’avviamento e delle attività immateriali, un passaggio in qualche modo atteso per riallineare i valori di bilancio ai corsi di Borsa del titolo che nell’ultimo anno aveva perso oltre il 16 per cento.

I numeri, senza le svalutazioni, raccontano di un utile di 711,8 milioni (+4,9% rispetto a un anno fa). Mentre i ricavi salgono del 7% a 3,3 miliardi e margine operativo lordo cresce del 10% a 1,7 miliardi. La posizione finanziaria netta è scesa a 5,2 miliardi. Mentre la guidance 2024 conferma la continua espansione dei margini e la crescita dei ricavi intorno al 5%. La novità, tuttavia, è il piano di riacquisto di azioni da mezzo miliardo (il 13% del flottante) e della durata di 18 mesi: «Abbiamo deciso di avviare il percorso di restituzione di capitale ai nostri azionisti», ha spiegato Bertoluzzo, «proporremo all’assemblea degli azionisti di avviare un significativo programma di acquisto di azioni proprie, ritenendo questo il modo più efficace per creare valore per i nostri azionisti». I risultati del quarto trimestre, sottolineano gli analisti di Intermonte sono stati «migliori delle attese», mentre la guidance sul 2024 è superiore al previsto in termini di ricavi ed espansione dei margini.

Inoltre, è «positivo l’annuncio del buyback».

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