Economia

Bankitalia: "Al Sud spese comunali scoperte"

Mancato sviluppo economico e difficoltà ad incassare le tasse dovute dai cittadini contribuiscono ad appesantire i conti dei Comuni del Mezzogiorno. L'allarme di via Nazionale: "e entrate sono più basse e le spese vengono coperte autonomamente per meno del 60%"

Bankitalia: "Al Sud spese comunali scoperte"

Roma - Mancato sviluppo economico e difficoltà ad incassare le tasse dovute dai cittadini contribuiscono ad appesantire i conti dei Comuni del Mezzogiorno rispetto al resto del Paese, secondo uno studio della Banca d’Italia: le entrate sono più basse e le spese vengono coperte autonomamente per meno del 60% contro il 73-76% del centro e del nord.

I buchi comunali Nel triennio 2005-07, ricorda Bankitalia, "le entrate tributarie pro capite dei Comuni del Sud, pari a 290 euro, sono risultate in media inferiori del 27% circa rispetto a quelle del Centro Nord (398 euro). Ne è conseguita una diversa incidenza delle entrate tributarie sulle entrate correnti (indice di autonomia tributaria), pari al 39,8% al Sud, al 42,2 al Centro e al 46,6 al Nord; i differenziali territoriali più ampi si sono registrati nei Comuni di minori dimensioni (fino a 5 mila abitanti) e in quelli con oltre 60mila abitanti". A questo si aggiunge la difficoltà di incassare effettivamente il dovuto. "I divari tra macroaree - scrive Bankitalia - si ampliano ulteriormente considerando la variabilità territoriale nella cosiddetta capacità di riscossione (rapporto tra entrate incassate e entrate accertate). Nei Comuni del Mezzogiorno le entrate effettivamente riscosse sono ammontate nella media del triennio al 52,9% del gettito tributario accertato in bilancio, un valore inferiore di 16 punti percentuali rispetto ai Comuni del Nord e di 13 punti rispetto a quelli del Centro. Valori particolarmente contenuti si rilevano, anche nel confronto con l’area di appartenenza, per la Calabria (42,6%)".

Servizi pessimi Se va male con le tasse, non va meglio con le altre entrate, quelle cioè per i servizi forniti ai cittadini. "Un’ulteriore caratteristica delle entrate dei Comuni del Sud è il ruolo relativamente inferiore delle entrate proprie di natura non tributaria, costituite per oltre la metà da proventi per servizi pubblici. Mentre nei Comuni del Centro Nord sono oltre un quarto delle entrate correnti, in quelli del Mezzogiorno ne rappresentano poco più del 15%". Di conseguenza, il grado di copertura delle spese correnti con entrate proprie "oscilla dal 58,3% per i Comuni del Sud a 76,6 e 73,2%, rispettivamente per quelli del Nord e del Centro. Al minore ruolo delle entrate proprie che caratterizza i Comuni del Mezzogiorno si contrappongono maggiori trasferimenti erariali. Il livello complessivo e la dinamica nell’ultimo trentennio dei trasferimenti erariali sono quelli dell’impostazione originaria, basata sul criterio del finanziamento della spesa storica.

L’incidenza dei trasferimenti dallo Stato sul totale delle entrate correnti è risultata pari al 25 e al 23% circa, rispettivamente, nelle regioni del Centro e del Nord, mentre si attesta su valori superiori al 37% nelle regioni del Sud".

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