Battelli «pacifisti» arrivano a Gaza con l’ok di Israele

da Gaza

Al termine di una difficile navigazione iniziata a Cipro con la quale si prefiggevano di «rompere l’assedio» israeliano, i battelli Free Gaza e Liberty sono riusciti ieri a raggiungere il porto di Gaza con a bordo decine di pacifisti di vari Paesi. All’arrivo sono stati accolti da una folla di palestinesi in festa e da calorose espressioni di apprezzamento del presidente dell’Anp Abu Mazen e del leader di Hamas a Gaza, Ismail Haniyeh.
Israele, da parte sua, ha minimizzato il significato dell’ evento. Gli attivisti del Movimento Gaza Libera sono stati qualificati a Gerusalemme come «noti provocatori, che non esitano a difendere terroristi palestinesi». «Si è trattato solo di un evento mediatico, propagandistico», ha detto un portavoce del governo. «In definitiva, un episodio patetico».
In mattinata i membri della spedizione hanno vissuto ore di apprensione quando hanno constatato che gli apparecchi elettronici di navigazione avevano cessato all’improvviso di funzionare. Attorno a loro il mare era piuttosto agitato e la impresa - progettata da due anni - sembrava dunque in forse.


L’impresa è andata poi a buon fine, grazie anche al via libera concesso in extremis dal governo israeliano, dopo aver ricevuto un rapporto dell’esercito secondo il quale a bordo c’erano passeggeri che non rappresentavano alcun pericolo di sicurezza.

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