È una questione di diritto, più che di etica, quella che Papa Benedetto XVI ha affrontato ieri durante la visita dei vescovi dei Paesi scandinavi. Il diritto di nascere e il «presunto diritto di abortire». Il discorso del Pontefice ha toccato «la centralità della famiglia per una società sana»; quella società che non può prescindere dai bambini: «I bambini - ha scandito - hanno il diritto di essere concepiti e di essere portati in grembo, introdotti nel mondo e cresciuti allinterno del matrimonio: è attraverso la relazione certa e riconosciuta dei loro genitori che essi possono scoprire la loro identità e raggiungere il loro pieno sviluppo umano».
Parole che hanno stigmatizzato «i modelli alternativi alla vita familiare, che negli ultimi anni hanno indebolito la società europea».
Una presa di posizione forte che ha direttamente dato un «imprimatur» alle dichiarazioni del cardinal Angelo Bagnasco sulla politica che deve difendere i «valori non negoziabili»: «Promuovere una stabile vita familiare - ha concluso Papa Ratzinger - è interesse di tutti, specialmente dei governi».
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