(...) alcuni esponenti della maggioranza. Sono bastate le dichiarazioni di Romeo, Comunisti Italiani, a capirlo: «Berlusconi si è presentato a Sestri con dichiarazioni provocatorie e offensive e al momento opportuno, in modo aspro, i sestresi gli hanno presentato il conto». In sostanza, visto da sinistra, è che se Berlusconi è voluto venire nella rossa Sestri ben gli sta essersi preso lancio di uova e insulti. Solo che, il vicepresidente del consiglio, Silvano Battini (An), non ci sta: «Sembra di assistere al ballo delle debuttanti, perché a sinistra non hanno capito che la cosa grave è aver visto esponenti politici preparare una protesta organizzata». Ma le dichiarazioni di Romeo hanno fatto paura anche a sinistra, tanto che, nell'ordine, si sono dissociati il capogruppo dell'Ulivo Spatola, e il diessino Massara. Il primo, ha voluto chiarire che «per conto mio, Berlusconi era il benvenuto e ritiene che non ci fosse da parte dei sestriesi una pregiudiziale contrarietà all'iniziativa». Il secondo, invece, prima di spintonare un esponente del pubblico contrario all'inceneritore di Scarpino, ha detto di non condividere le dichiarazioni di Romeo, salvo poi, definire l'ex premier come uno dei responsabili della «mattanza della Diaz» e pertanto poco gradito a Genova.
Ma se Bruno ribadiva di «non voler difendere i miei contro i loro, ma garantire principi di democraticità per tutti» gli animi si erano già riscaldati.
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