Bersani Il leader Pd pensa di cacciare il Cav per posta

Costringere il premier a dimettersi per posta. Dopo aver tentato inutilmente con la sfiducia in Parlamento, con l’assalto delle Procure e le manifestazioni di piazza, il Pd tenta l’ultima strada. «Oltre quattro milioni di moduli per raccogliere le firme per le dimissioni di Silvio Berlusconi, accompagnati da una lettera del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, saranno recapitati nei prossimi giorni alle famiglie italiane» ha annunciato trionfalmente ieri il partito di Pier Luigi Bersani. L’obiettivo è di mettere insieme tutte le firme raccolte per portarle a palazzo Chigi l’8 marzo. E siccome l’ottimismo non manca la nota del Pd sottolinea come «considerata la forte adesione degli italiani all’iniziativa che il Pd ha promosso in ogni città d’Italia e anche tra gli italiani all’estero, tutto lascia prevedere che potrebbe essere addirittura superata la metà dei dieci milioni di firme». Prosegue nel frattempo la raccolta di firme per le dimissioni di Berlusconi attraverso i canali già previsti. Il prossimo fine settimana, per esempio, i circoli italiani organizzeranno 5mila banchetti per la raccolta delle firme in tutta Italia.

Inoltre, davanti a molti cinema, saranno organizzati banchetti che uniranno la raccolta delle firme per le dimissioni di Berlusconi e le proteste contro l’aumento di un euro del biglietto di ingresso, rincaro che scatterà dall’1 luglio a causa del provvedimento mille proroghe appena approvato al Senato dalla maggioranza.

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