(...) insieme al quadro famigliare nel quale è maturata la tragedia. Due le ipotesi al vaglio: quella di un drammatico incidente dovuto all'imprudenza di maneggiare un'arma carica, o la scelta di farla finita che si sarebbe fatta strada nella mente dell'adolescente. Non è escluso che Silvia, figlia di Ezio Colombi, un noto imprenditore spezzino ed ex consigliere e assessore comunale, non abbia retto alla separazione dei genitori e, come è stato detto ieri, potrebbe essere stata vittima di crisi depressive e di sconforto che avrebbero minato la sua serenità di giovanissima. Per contro i rilievi eseguiti dai carabinieri nella casa dove è morta la ragazzina non hanno portato alla scoperta di messaggi indirizzati ai genitori, ma hanno confermato che il colpo è partito dalla pistola impugnata dalla giovane. Per questo motivo non è stata disposta lautopsia. Il corpo è stato composto in una stanza dellobitorio dellospedale civile SantAndrea. I funerali sono stati fissati per domani, in forma strettamente privata. Intanto il padre della quattordicenne morta rischia una denuncia per omessa custodia dell'arma. Il caso di La Spezia ricorda quello dell'aprile scorso successo nel Levante genovese. In una bella casa, a due passi dal mare, una donna e il figlio di otto anni, al loro rientro in casa avevano trovato l'altro figlio, di 12 anni, con una ferita alla testa. Accanto una vecchia pistola arrugginita, un cimelio della seconda guerra mondiale, che apparteneva alla collezione di armi del padre, custodita, a quanto appurarono le indagini dei carabinieri, in un armadio. Il dodicenne morì, per le gravissime ferite, poco dopo il ricovero al Gaslini dove fu anche sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Anche se allora, come per Silvia, fu subito chiaro che si trattava di un incidente, e la circostanza fu confermata dalle indagini dellArma, ci fu chi parlò di altre ipotesi, adombrando addirittura la tesi di un omicidio maturato in ambito famigliare. Voci riprese anche da alcuni mezzi di informazione che, però, non trovarono alcun riscontro e che aggiunsero dolore ad una vicenda già di per sè straziante.
E ieri pomeriggio a Sturla i carabinieri hanno salvato da un tentativo di suicidio un 17enne ecuadoriano. Lo hanno afferrato al volo proprio mentra stava lanciandosi dalla finestra, dopo lennesima lite con la madre. È stato ricoverato in osservazione al San Martino- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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