Bin Laden alla Francia: via da Kabul o non libereremo gli ostaggi

Il capo di al Qaueda lancia nuove minacce in un messaggio ad Al Jazeera. Parigi: "La missione in Afghanistan va avanti"

Bin Laden alla Francia: via da Kabul 
o non libereremo gli ostaggi

Osama Bin Laden riappare e torna a minacciare l'Occidente libero. Questa volta lo sceicco del terrore capo di al Qaeda, in un nuovo messaggio registrato diffuso dalla tv al Jazira, ha legato la liberazione di ostaggi francesi al ritiro di Parigi dall’Afghanistan e ha avvertito che le posizioni del presidente Nicolas Sarkozy "costeranno care alla Francia".

"Vi ripetiamo lo stesso messaggio: la liberazione dei vostri prigionieri nelle mani dei nostri fratelli è legata ai ritiro dei vostri soldati dal nostro paese", ha affermato la voce attribuita a Bin Laden dalla tv al Jazira. Rivolgendosi ai francesi ha aggiunto: "Il rifiuto del vostro presidente di ritirarsi dall’Afghanistan è il risultato della sua subalternità all’America e questo rifiuto è una luce verde ad uccidere i vostri prigionieri... ma noi non lo faremo quando conviene a lui...". Bin Laden si riferiva agli ostaggi francesi detenuti in Niger. In settembre sette cittadini stranieri, tra cui appunto cinque francesi, sono stati rapiti nel piccolo paese africano. Dei sequestri si è detto responsabile l’ala nordafricana di al Qaida. Nel messaggio si afferma ancora che tale posizione di Sarkozy "gli costerà e vi (al popolo francese) costerà caro su diversi fronti, all’interno e all’esterno della Francia".

Parigi: determinati a proseguire la missione Secca la risposta del governo francese all'ennesima minaccia. La Francia è "determinata" a proseguire la sua missione in Afghanistani. "Siamo determinati a proseguire la nostra azione a favore del popolo afgano con i nostri alleati", ha affermato il portavoce del Quai d’Orsay, Bernard Valero, precisando che la registrazione audio del capo di al Qaeda diffusa da al Jazeera era "in corso di autenticazione". "La Francia è impegnata in Afghanistan accanto ai suoi alleati nell’ambito dell’Isaf", ha detto Valero. "Questa forza che ha il mandato dell’Onu e l’avallo degli afgani ha come missione di contribuire al ritorno della stabilità e al ripristino della pace e dello sviluppo in Afghanistan", ha aggiunto. "Lavoriamo senza sosta per la liberazione dei nostri due connazionali tenuti in ostaggio in Afghanistan come degli altri ostaggi francesi nel mondo. Tutti i servizi dello Stato a Parigi come sul campo sono pienamente mobilitati a questo fine", ha aggiunto ancora Valero.

Gli ostaggi francesi Due giornalisti francesi, Stéphane Taponier e Hervé Ghesquière, che erano in missione per France 3, sono stati rapiti insieme a tre guide afgane da un gruppo di talebani locali il 30 dicembre 2009 ad est di Kabul, nella provincia di Kapisa e sono ancora prigionieri. Inoltre, cinque francesi, oltre ad un malgascio e a un togolese, sono tenuti in ostaggio in Mali, dopo essere stati sequestrati nel nord del Niger a metà settembre. Il rapimento è stato rivendicato dal braccio maghrebino di al Qaida (Aqmi). Due giovani francesi, rapiti il 7 gennaio a Niamey da uomini dell’Aqmi, sono stati uccisi l’indomani nel Mali durante un fallito blitz militare franco-nigerino per liberarli.

In un precedente messaggio, diffuso il 27 ottobre 2010, bin Laden aveva rivendicato il sequestro di questi cinque francesi nel Sahel e avvertito che la Francia non avrebbe avuto la sicurezza se non si ritirava dall’Afghanistan e non cessava "le sue ingiustizie" contro i musulmani.

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