La Bit ha più di trent’anni ma non è per niente vintage

Era il 1981 e nelle classifiche musicali impazzava la piccola Nikka Costa con On my own. Nel calcio, la Juventus vinceva l’ennesimo campionato grazie anche alla rete regolare annullata a Turone nella sfida scudetto con la Roma. Papa Giovanni Paolo II veniva colpito da due proiettili sparati dal turco Ali Agca e il mondo si fermava per guardare Carlo d’Inghilterra sposare Lady Diana. Gli italiani giocavano con Pac Man e si vestivano con i pantaloni a zampa di elefante e le gonne scampanate. Ma il 1981 verrà ricordato anche come l’anno di battesimo di uno degli eventi che ha segnato la storia del turismo italiano. Nei padiglioni del quartiere fieristico di Milano, infatti, prendeva il via la prima edizione della Borsa internazionale del turismo, semplicemente ribattezzata Bit, con 294 espositori, 24 Paesi stranieri ospitati e 36.000 visitatori. Molte cose sono cambiate da allora, a partire dalla sede dell’esposizione, da qualche tempo spostata al polo fieristico di Rho. Una cosa è rimasta, però, costante: la crescita di interesse che questa kermesse del turismo ha catalizzato intorno a sé, anno dopo anno.
Ormai la Borsa internazionale del turismo, che in questo 2012 spegnerà le 32 candeline, è diventata non solo la fiera di turismo più importante della nostra Penisola (e la più grande esposizione al mondo del prodotto turistico italiano), ma anche tra le prime quattro a livello mondiale. Lo scorso anno, per capirsi, la Bit ha richiamato oltre centomila presenze in fiera e altrettante per il «Fuori Bit» considerando i vari appuntamenti culturali e musicali, e non dimenticando i sempre appetibili eventi gastronomici, che hanno animato, di contorno, il capoluogo lombardo.
Non nascondiamoci dietro a un dito. La crisi che non risparmia nessun settore (o quasi) aleggia anche sulla prossima stagione turistica. E la nuova edizione della Bit, che partirà il prossimo 16 febbraio e chiuderà i battenti il 19, cercherà anche di riflettere su questo momento difficile all’insegna di un titolo che rappresenta un punto di svolta rispetto al passato. Con «New Bit, New Business» si intende, per questo 2012, rimettere al centro del progetto operatori e agenti di viaggio, partendo dalle loro esigenze che saranno esposte, discusse, confrontate, condivise, attraverso confronti diretti e a loro riservati. Tutto questo grazie all’area Tourism Collection che, dal 16 al 18 febbraio (chiusura alle 16,30), sarà dedicata esclusivamente a questi protagonisti che avranno così la possibilità, non solo di entrare in contatto tra di loro, ma, soprattutto, di fare business. Non mancheranno, logicamente le aree, per certi versi, classiche ovvero «Italy» e «The World» dedicate, rispettivamente, la prima alle regioni della nostra Italia e la seconda alle destinazioni internazionali. Queste due «zone» saranno aperte dal 16 al 19 febbraio agli operatori (dalle 9.30 alle 18.30) e, nel weekend, anche al pubblico dei viaggiatori. Perché va bene che gli operatori abbiano sezioni e luoghi dove potersi confrontare ma non dimentichiamo che poi tutto deve essere finalizzato a chi acquista pacchetti viaggio.

Per questo, l’incontro con i turisti, sempre meno per caso come ci insegnano gli ultimi anni, diventerà, per entrambi, motivo non solo per poter presentare le proprie offerte ma anche occasione preziosa di scambio. L’anima della Bit e il segreto del suo successo, in fondo, passano proprio di qua.

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