Bocconi, i conti dell’Expo: un affare che vale lo 0,2% del Pil

MilanoExpo 2015, l’esposizione universale che il Bie ha ufficialmente assegnato a Milano, potrà contribuire da qui al 2020 per lo 0,18 per cento sul Pil dell’Italia. «Una cifra di grande rilievo», spiega l’ad di Expo Giuseppe Sala commentando lo studio del Centro di Economia regionale, dei Trasporti e del Turismo della Bocconi che calcola l’impatto dell’evento sul sistema Paese. Un risultato prodotto dal calcolo dei fatturati sull’indotto che raggiungeranno i 69 miliardi di euro, con una media di 61mila occupati ogni anno con punte che nel triennio 2013-2015 arriveranno a oltre 130mila. «Cifre importanti - spiega il sindaco Letizia Moratti - soprattutto in un momento di crisi. Il modo giusto per contribuire al riavvio dell’economia nel nostro Paese».

Un moltiplicatore degli investimenti, spiega il professor Lanfranco Senn, che «per ogni euro di spesa ne produrrà dai 2,3 ai 3», tra infrastrutture (74,5 per cento), costi di gestione dell’evento (3,8), partecipazione dei vari Paesi (1,9), attività turistica (16,5) e attrattività di investimenti dall’estero (3,3).

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