Roma - Boicottare i negozi di cittadini romani di origine ebraica. La notizia sul (presunto) boicottaggio dei saldi nei negozi ebraici ha scatenato un putiferio di polemiche. Per poi essere smentita in una nota del
sindacato Flaica-Cub Roma (da cui sembrava essere partita la proposta) attraverso il segretario, Giancarlo
Desiderati, che ha precisato: "Non abbiamo mai fatto alcuna lista dei
negozi appartenenti ad ebrei. Sarebbe una follia irricevibile. La
nostra iniziativa - precisa invece - riguarda i prodotti israeliani, una
scelta legata al massacro compiuto da Israele nella Striscia di Gaza
con l’impiego anche, pare, di distruzioni di massa". Insomma, nessuna lista di esercizi commerciali da evitare, nessuna schedatura. Solo il boicottaggio dei prodotti israeliani quindi.
Ma la smentita non è bastata a placare repliche e lamentele da parte di tutti gli esponenti politici, di maggioranza e minoranza.
Alemanno in visita ai negozianti: "Ferma condanna" Il primo cittadino della Capitale, taglia corto e va giù pesante con la proposta di boicottaggio, tirando in ballo i fantasmi del secolo passato. "Nell’esprimere una condanna
quanto mai ferma e intransigente sull’ipotesi di boicottaggio dei
negozi di proprietà di ebrei, ricordo agli ideatori di questa pessima
trovata che analoghe iniziative sono già state prese, nella seconda
metà degli anni ’30 del secolo scorso e che hanno fatto da
prodromo alle Leggi Razziali". Nel pomeriggio Alemanno si è recato in visita in alcuni negozi del centro storico di Roma di proprietà di alcune famiglie ebraiche. "È dovere del
Comune esprimere solidarietà ai commercianti ebrei colpiti da
questa iniziativa folle e criminale che ci rimanda al passato. A
Roma queste cose non devono accadere".
Con il sindaco c’erano il presidente della Comunità ebraica di
Roma Riccardo Pacifici e il vicepresidente della Confcommercio di
Roma Roberto Polidori.
Marrazzo: "Idea aberrante" Si unisce al coro di no anche il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo che giudica l’idea boicottare i negozi gestiti da cittadini romani di religione
ebraica "aberrante e gravissima". "Le liste di proscrizione delle attività commerciali - ha proseguito
Marrazzo - hanno il solo effetto di riportarci ad un passato
agghiacciante, che non vogliamo più ripetere come se la storia non
insegnasse niente. Cosi si accetta una logica di guerra senza fine e
senza orizzonti".
Domani il presidente della Regione si recherà in visita al Ghetto per manifestare la sua solidarietà alla comunità ebraica romana.
Pacifici: "Sporgeremo denuncia" "Sporgeremo
denuncia contro questa iniziativa in base alla legge Mancino".
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