Roma

Bonificata la baraccopoli abusiva dentro il parco dell’Aventino

AUTOPSIA La donna morta per cause naturali. Assistenza casa per venti persone

È cominciata ieri all’alba l’operazione di bonifica del parco dell’Aventino vicino a piazza Santa Balbina dove qualche giorno fa è stato ritrovato il cadavere di una donna che secondo l’autopsia effettuata ieri, è morta per cause naturali. L’intervento congiunto con carabinieri, Comune di Roma, Nae del I gruppo della Polizia municipale, la squadra decoro Ama e il servizio Giardini ha portato alla demolizione di 12 baracche abusive dove vivevano una ventina di persone. Gli operatori dell’Ama sono intervenuti con una squadra di 8 uomini e l’ausilio di 4 mezzi, due furgoncini, un’officina mobile e una «volta-cassonetti». Prima dell’intervento di bonifica l’intera area è stata igienizzata da una squadra di Ama disinfestazioni. Il delegato del sindaco alla sicurezza Giorgio Ciardi ha fatto accompagnare le donne e i due minori presenti all’interno dell’insediamento abusivo in strutture di ricovero comunali. «Un’attenta opera di monitoraggio e ricognizione dei territori - ha spiegato Ciardi - fa emergere la presenza anche in zone particolarmente nascoste di insediamenti di questo tipo. Nelle prossime settimane intensificheremo i controlli per contrastare un fenomeno che non crea solo problemi di decoro e sicurezza nelle aree circostanti, ma produce condizioni di vulnerabilità anche per coloro che vi si insediano abusivamente».
«L’operazione di bonifica e sgombero effettuata all’Aventino - ha detto, invece, il presidente della commissione capitolina Sicurezza Fabrizio Santori - è un altro passo importante verso il recupero delle zone della città trasformate da anni di buonismo in baraccopoli e ridotte a rifugio di disperati, se non addirittura a veri e propri covi di delinquenti». Nell’esprimere soddisfazione per l’intervento, Santori ha ribadito la necessità di un’azione ancora più puntuale ed efficace contro il degrado urbano. «A prescindere dal Piano nomadi - ha detto - è necessario continuare questa azione per non dare tregua agli insediamenti abusivi, al fine di consentire una pianificazione degli interventi in modo da poter bonificare passo dopo passo e in tempi ragionevoli l’intera città, con particolare attenzione alle periferie, dove questi fenomeni si manifestano con maggiore intensità e frequenza o sono radicati da anni».


Secondo il presidente della commissione capitolina Ambiente, Andrea De Priamo la bonifica dell’area è frutto della «politica strategica fortemente sostenuta dall’amministrazione Alemanno che coniuga le operazioni antidegrado e l’approvazione di specifiche ordinanze per il decoro urbano con importanti provvedimenti di tutela e riqualificazione del verde pubblico».

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