La musica digitale in Italia nel 2011 è in continua crescita e frena la crisi della discografia. Secondo la fotografia realizzata da Deloitte per Fimi tra download e streaming la musica on line con il 22 per cento di incremento (al di sopra della media globale dell8) ha fatturato 27,5 milioni di euro e rappresenta più del 21 per cento del mercato discografico in Italia. Una crescita più che doppia rispetto al 2010 sul 2009.
Gli italiani hanno dunque imparato a scaricare a pagamento le loro canzoni preferite evitando le tentazioni della pirateria. Cè una nuova cultura e una nuova confidenza con il web, e gli album digitali sono saliti del 37 per cento mentre i singoli crescono del 25. Rock e pop naturalmente sono i generi più frequentati, ma cè anche grande attenzione alla musica italiana, con le nostre canzoni - dai cantautori storici come Paoli, Bindi e De André ai nuovi virgulti dei talent come Giusy Ferreri o Emma Marrone - che valgono il 54 per cento delle vendite nel nostro Paese (in crescita di due punti rispetto al 2010). Nella top ten dellanno dei dischi più scaricati sette artisti su dieci erano italiani, con in testa Tiziano Ferro e Laura Pausini. Ma lacquisto on line conferma prospettive interessanti per il mercato discografico italiano: chi compra dischi si dedicherà sempre più agli acquisti via web nel 2012. Complessivamente, il mercato discografico ha incassato 130,5 milioni di euro contro i 135 del 2010, un calo del 4 per cento dove il cd ha fatturato 103 milioni di euro (perdendo il 9 per cento) e il digitale 27,5 milioni (guadagnando il 22). Ad unità il mercato fisico è calato del 7 per cento con gli album in cd scesi del 6 a valore nel fisico ma saliti del 37 nel digitale. Da noi la crescita degli album digitali lanno scorso è stata tra le più alte del mondo, addirittura maggiore che negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
A sorpresa poi, lo scorso dicembre è stato un mese in controtendenza e le vendite di dischi sono salite del 13,5%, soprattutto nel settore del compact, che ancora oggi rappresenta l80 per cento del mercato e non vuole morire.
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