Botta e risposta tra Visco e governo

Botta e risposta a distanza, fra l’ironia e l’antipatia reciproca, fra ministro ed ex ministro. «Non ci posso credere, non è possibile che nel maxi-emendamento ci sia un condono, sarebbe un fatto molto grave», commenta il ds Vincenzo Visco, ricordando che da mesi il ministro dell’Economia Giulio Tremonti andava ripetendo che mai e poi mai, nella finanziaria, 2006, avrebbero trovato posto condoni e sanatorie. «Finalmente sono d’accordo con Visco: infatti, il condono non c’è», ribatte Tremonti. Il maxi emendamento alla finanziaria prevede, in effetti un concordato preventivo - chiamato «programmazione fiscale» - e un «adeguamento» delle imposte per gli anni 2003 e 2004 ai nuovi studi di settore.

Tremonti, che aveva salutato a sua tempo la nomina di Visco a ministro delle Finanze del governo Prodi come «l’arrivo di Dracula all’Avis», non perde dunque l’occasione per una risposta al pepe. Ma Visco vuole avere l’ultima parola: «A quel che si legge nel maxi emendamento il condono c’è davvero, solo che è camuffato».

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