È la stagione dellamore, anche nel calcio. Lo sostiene proprio Ronaldinho per spiegare la sua prima tripletta in rossonero e per festeggiare il numero dei suoi sigilli, 11 da ieri sera, col quale supera la performance del torneo precedente (10 in tutto, uno solo da gennaio in avanti) e segnala la sua marcia davvicinamento al miglior Ronaldinho possibile. Il suo 2010 è una marcia trionfale scandita da prodezze balistiche, sei in tre partite: pensate, debutta con un rigore (più uno parato) contro il Genoa, quindi infila due volte la Juve allo spiedo, ieri maramaldeggia col Siena e con Pegolo, portiere sostituto di Curci entrato dopo 11 minuti. Un, due, tre.
Tre squilli di tromba, tre gol, uno dal dischetto, l'altro di testa (sul cross pennellato da Beckham), il terzo con una frustata da fuori area: sono un completo repertorio delle qualità ritrovate del brasiliano che vive sì dell'amore del Milan e dei suoi tifosi ma si nutre anche della fiducia di Silvio Berlusconi espressa il primo giorno di ritiro. «Il loro amore mi sostiene» detta Ronaldinho alle tv. Perché adesso brilla col Milan e riesce persino a far dimenticare Kakà ma poi toccherà al Brasile spolparne il talento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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