Bullismo a scuola tre minorenni dietro le sbarre

Tre ragazzi tra i 16 e i 17 anni sono stati arrestati a Pescara per concorso in estorsione e sequestro di persona ai danni di minori. Secondo l’accusa i tre giovani «bulli», assieme a un minore di 14 anni (e quindi non imputabile) vessavano da circa due anni i ragazzi di una scuola media attraverso «reiterate minacce e violenze». I tre sono rinchiusi nel carcere minorile del capoluogo abruzzese. L’operazione, denominata «bullo», è scaturita dalle denunce di alcuni genitori esasperati dai soprusi. L’accusa di sequestro di persona è relativa ad un episodio avvenuto l’8 giugno scorso quando tre ragazzi usciti da una scuola calcio, attraversando la «strada parco» di Pescara sono stati aggrediti dai «bulli» che hanno sottratto loro i borsoni, costringendoli a sopportare «prove fisiche di ogni genere» (corsa, flessioni, attraversamento di cespugli di roghi). Due vittime sono state costrette a schiaffeggiare il proprio amico. Al termine dell’aggressione, durata un’ora, uno dei tre è stato derubato di 12 euro. Le vittime hanno raccontato tutto ai genitori, che si sono rivolti ai Carabinieri innescando gli arresti. I bulli terrorizzavano un gruppo di tredicenni pescaresi.

Nel marzo 2004 a fare le spese del gruppo sono stati cinque ragazzini,costretti a subire «angherie di ogni genere come fumare sostanze stupefacenti, pulire le scarpe, subire percosse e l’asportazione di piccole somme di denaro».

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