Burlando si prende del Pinocchio dagli (ex) alleati socialisti

Il Partito Socialista Italiano prende ufficialmente le distanze da Claudio Burlando e dalla nuova giunta regionale ligure. Casus belli: l’assenza di un rappresentante Psi nella nuova giunta. «Il governatore della Liguria, esponente di spicco del Pd – attacca il partito in una nota firmata dal segretario regionale Mauro Gradi – dopo aver beneficiato del nostro rilevante apporto nella sua lista, non ha rispettato l’accordo politico garantito dal segretario nazionale del Pd Bersani».
Il Partito socialista, in sostanza, rivendica la promessa che anche lo stesso attuale presidente della Regione aveva fatto ai vertici: un posto nella giunta regionale. Promessa assolutamente disattesa per un movimento che ha corso con propri candidati all’interno della lista civica «Noi con Burlando» rinunciando a presentare il proprio contrassegno: «Con il 12,5 per cento dei candidati (4 su 32) abbiamo raccolto il 20 per cento delle preferenze prosegue Gradi che annuncia - iniziative eclatanti, rivolte a tutte “le forze riformatrici”».
I socialisti, infatti, presenteranno leggi regionali e nazionali di iniziativa popolare “contro questa casta autoreferenziale”.

Al primo punto in agenda, annunciano, «la drastica riduzione del costo della politica con l’immediato dimezzamento delle indennità di parlamentari e consiglieri regionali e l’abolizione dei numerosissimi enti inutili, a cominciare dalle province».

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