C’è l’Emilia-Romagna e la svolta possibile al centro di «Dossier»

L’Emilia del balzo storico è pronta al cambiamento. Voltare pagina nelle prossime elezioni amministrative è un imperativo categorico in molti ambienti imprenditoriali, di professionisti, ma, soprattutto, tra la gente comune. La regione più centrale d’Italia, baricentro dalle mille economie dinamiche e internazionali, si appresta alla grande svolta per eguagliare il Piemonte e il Lazio nello storico cambiamento politico che ha caratterizzato molte regioni. Duecentosettanta chilometri corrono tra Rimini e Piacenza. È la via Emilia, mater regionis, che ha segnato la storia e l’identità emiliano-romagnola. Un tessuto vivo e innovativo che caratterizza la regione traino per l’economia italiana, il più importante polo logistico tra il Sud del Paese e il resto del continente europeo.
Ne parla il nuovo numero di Dossier, diretto da Raffaele Costa, in edicola, nei prossimi giorni, con il Giornale. Un’edizione interamente dedicata a una regione simbolo del fare impresa, a cui l’editrice Maria Elena Golfarelli tiene particolarmente, essendo lei stessa un esempio paradigmatico dell’imprenditoria emiliana. «Ho sempre creduto in questa regione e in particolare nella città di Bologna, dove ho scelto di fondare la casa editrice, tutt’oggi sede di una delle nostre principali redazioni - racconta Golfarelli -. Su Dossier ho voluto dare voce a una cultura economica che ha saputo reagire brillantemente alle difficoltà dell’ultimo trimestre economico». La testata - che dedica la copertina a una grande famiglia di imprenditori, i Barilla - intende, così, dare pieno lustro a quei capitani d’impresa distintisi per eccellenza nel 2010.
Vari i criteri di selezione: propensione all’investimento, internazionalizzazione, ricerca e innovazione, legame con il territorio, riorganizzazione aziendale e affermazione del proprio marchio d'azienda. Tra gli esempi di rilievo, Gian Pietro Riccardi, presidente della Sicim, azienda parmense che ha realizzato tra i più importanti oleodotti e gasdotti del mondo. C’è, poi, Roberto Catelli, a capo della Catelli Food Technology, leader nell’impiantistica alimentare, settore strategico per la regione. Non mancano, ancora, brillanti esempi nella filiera dell’auto, con la Brain Bee, di Carlo Rocchi, in prima fila nell’innovazione tecnologica. L’obiettivo di questo numero di Dossier è stato quello di individuare le strategie che hanno portato al successo alcune delle realtà economiche più interessanti della regione. Lo scorso anno c’è stata, in parte, l’uscita dalla recessione economica.
Dal rapporto sull’economia regionale, realizzato da Unioncamere e Regione, infatti, il 2010 si è chiuso con un pil in crescita dell’1,5%. Segnali, quindi, positivi dal mondo industriale, confermati anche da Federica Guidi, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, e Anna Maria Artoni, presidente di Confindustria Emilia Romagna.
Approfondimenti anche sui temi politici e legati alla Giustizia, cari al direttore Costa, che apre il numero con una riflessione su delitti e mass media.

Tra i temi affrontati, anche le prossime elezioni amministrative, con un intervento di Filippo Berselli, coordinatore regionale del Pdl. Una lunga intervista a Maurizio Gasparri, infine, sul pluralismo. Mentre, Niccolò Ghedini, avvocato, riflette sulle criticità del sistema giudiziario e sui progetti di riforma.

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