RomaSi parlerà a lungo del passaggio definitivo di Giovanni Paolo II nella schiera dei beati. Una tre giorni romana che finirà sui libri di storia ripulita dagli effetti collaterali. Momento clou, lesposizione, domenica, dellampolla col sangue prelevato a Wojtyla pochi giorni prima della morte. Una reliquia di «prima classe» per la Chiesa. Ma cè già chi teme per questo tipo di cerimonie alla san Gennaro. Il teologo Piero Coda tira in ballo un certo folclore che potrebbe distoglie lattenzione dallevento. «Ci possono essere tanti elementi coreografici che stornano lattenzione dal vero significato di questo avvenimento - dice Coda - rendendo così devozionale ciò che invece è una riscoperta della fede da parte di ognuno di noi. Si dovrebbe invece mantenere fermo il timone della fede».
Per il resto, tutto previsto: un milione di pellegrini con cartoccio e truffatore al seguito, pullman sui marciapiedi, taxi col tassametro in vacanza, ingorghi e strade chiuse, trionfo di scippi, scooteroni ovunque. Tutto previsto. Come la speculazione degli hotel e degli affitti quadruplicati. Per ora si pagano 1.200 euro per tre giorni in un buco di 35 metri quadri a ridosso di Borgo Pio. Da domani si raddoppia. Già, gli appartamenti con quasi vista sulla cerimonia: per un bilocale di 60 metri quadri a Prati si spendono 900 euro per i tre giorni di Giovanni Paolo II. Che diventano 1300 nelle vicinanze di San Pietro. In queste stesse zone di solito laffitto mensile medio si aggira sui 1400 euro. Di solito. Tutto previsto, del resto siamo in Italia e non in Scandinavia.
Ma la cosa che rischia di far fare lennesima brutta figura al nostro Paese (nellera dei social network ci si mette poco) è la squallida corsa al pollo da spennare; la settimana del truffatore in trasferta. Della questione se ne sta occupando da settimane il Co.di.ci che ha pubblicato un inquietante vademecum ad uso del turista col sale in zucca. Finiranno come il grillo parlante. Nellopuscolo si spiega che già da diversi mesi la gran parte degli hotel (che non sia allo sprofondo) è al gran completo e dunque è meglio non farsi troppe illusioni. Il periodo, in sé, è considerato medio-basso, ma da quando è pubblica la notizia della beatificazione, è diventato di altissima stagione. Così, per un 4 stelle si arriva a 1000 euro a notte: fate voi.
Ma il bello viene da piazza san Pietro e zone limitrofe. Dove prolificano sedicenti operatori del turismo o figure simili che vendono biglietti per la cerimonia, beatification ticket (anche on-line!): a 166 euro più Iva. Per ora cè stato solo un arresto. Ma cè anche chi propone ingressi per le udienze pontificie in offerta a 60 euri. Bagarini di uno stadio che non esiste. «Qualche pellegrino ancora non sa - spiegano dal Codici - che per la prima non ci sarà bisogno di biglietti, solo le autorità invitate avranno un pass, mentre per le altre due occasioni i biglietti sono comunque sempre gratuiti e dunque nessuna persona fisica o ente può pretendere un qualsiasi pagamento».
«Al Comune aggiunge Carmine Laurenzano, segretario del Codici di Roma - stiamo poi dicendo di avviare controlli più serrati sulla vendita di bibite nei bar e nei locali pubblici». Un fenomeno che non ha eguali al mondo. «Una bottiglietta dacqua - continua Laurenzano - che al supermercato costa 0,50 centesimi, arriverà a costare circa tre euro e fino a sei.
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