Maxischermi in piazza, cortei, coriandoli, fuochi dartificio e champagne. Con un vero clima da stadio la capitale ha vissuto così la caduta del governo Prodi. Non appena si è diffusa la notizia della sconfitta dellesecutivo, per le vie del centro della città si è diffusa unatmosfera da finale dei mondiali. Un centinaio di persone ha seguito il voto di fiducia al Senato attraverso un maxischermo allestito da Alleanza Nazionale in largo Carlo Goldoni. In piazza, piena già dal tardo pomeriggio di bandiere e striscioni contro Romano Prodi, era presente anche il presidente di An Gianfranco Fini, insieme a diversi esponenti del partito di via della Scrofa. Arriva il verdetto da palazzo Madama e scatta la festa: coriandoli, champagne, lunghi applausi e fuochi dartificio. Il coro è praticamente unico: «Prodi vattene, elezioni subito».
Un corteo, capitanato da Gianni Alemanno comincia a sfilare per via del Corso cantando linno nazionale, dirigendosi verso piazza Colonna, dove cè la sede del governo. «È colpa di Prodi se cè un clima da stadio. È lui che ha tirato la corda fino allultimo, spaccando il Paese», esulta Alemanno. La caduta del governo è come «una liberazione, è finito un incubo e ora bisogna andare subito alle elezioni».
Anche i tassisti dellUritaxi si riuniscono in via del Corso esponendo uno striscione con la scritta: «Prodi chiama un taxi per andare a casa». E uno di loro spiega: «Questo striscione labbiamo esposto perché Prodi ha fatto una guerra spietata a noi lavoratori».
Passano i minuti, e mentre Romano Prodi si appresta a salire al Quirinale per rassegnare le dimissioni al capo dello Stato, in città continua il clima di festa. Per tutto il centro si forma una coda di auto e motorini, con i conducenti che a colpi di clacson inneggiano «Silvio Berlusconi premier». Come in una vera partita ci sono persino i fumogeni: i militanti di Fiamma Tricolore, arrivati in via del Corso, allaltezza di piazza Colonna, cominciano a cantare linno di Mameli lanciando petardi e fumogeni. Altri militanti del centrodestra sfilano su alcuni camion sventolando bandiere dei diversi partiti e movimenti del centrodestra. Cè persino una bicicletta sollevata in aria accompagnata dal grido «Prodi vai a pedalare».
E mentre loramai ex premier Prodi arriva davanti al presidente della Repubblica e nelle diverse sedi di partito si avviano le rituali riunioni notturne tipiche di questi momenti, davanti palazzo Chigi arriva anche Valerio Staffelli, inviato del programma televisivo Striscia la Notizia con un tapiro doro gigante. Destinatario: lex premier. «Signor presidente del Consiglio, anzi ex presidente del Consiglio - urla Staffelli - lo so che è in questo momento è molto attapirato, perché non scende giù che le consegno il tapiro?».
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