Calcio, menù da venerdì a lunedì: da febbraio arriva lo spezzatino

Campionato spalmato su quattro giorni, con partite anche di venerdì, lunedì e all’ora di pranzo della domenica. Dibatto: favorevole - contrario

Calcio, menù da venerdì a lunedì:  
da febbraio arriva lo spezzatino

Lasciamo da parte la retorica, la tradizione e il bel calcio che fu, così caro a Sandro Ciotti, con la sua sacra contemporaneità. Quel calcio è finito da un pezzo. Da quando la pay-tv è entrata nelle nostre case e ha rivoluzionato il modo di organizzare, intendere e gustare la Serie A. Se oggi il campionato si gioca in due giorni, dalla prossima stagione si disputerà su quattro, dal venerdì al lunedì. Più che in Spagna, Inghilterra e Germania. L’obiettivo? Aumentare la visibilità delle partite, trasmetterne il più possibile in esclusiva, senza sovrapposizioni, implementare il business. Tutti contenti alla fine, i network televisivi da una parte, i club dall’altra. Per sponsor e cartellonistica si amplieranno i confini mediatici con una visibilità sconosciuta fino all’altro ieri. Alla faccia della recessione il piatto non piange. E i denari per la prima volta oltrepasseranno la mitica quota del miliardo di euro che a questi livelli vale il K2 scalato dal versante più diabolico. Ma non si tratta di una novità assoluta, era già tutto scritto e previsto nei pacchetti venduti da Infront, il provider della Lega Calcio.

Vediamo cosa accadrà. «Tutta la Serie A giorno per giorno» comincerà il venerdì con il fine di favorire le squadre italiane impegnate il martedì successivo nelle coppe europee e alzare di conseguenza il loro tasso di competitività. Ne aveva parlato Mourinho prima di Natale. Guai a perdere la quarta poltrona, al momento contesa dalla Germania. In caso di un solo anticipo si giocherà alle 20,45, in presenza di due anticipi la prima gara avrà inizio alle 19, la seconda alle 21. Ci confronteremo con questo antipasto fin dal prossimo mese: Milan-Udinese, che precede Milan-Manchester United, avrà luogo venerdì 12 febbraio; Catania-Inter, in programma prima di Chelsea-Inter, verrà anticipata a venerdì 12 marzo. Niente vieta che il canovaccio si ripeta nei turni successivi, logicamente in caso di qualificazione delle nostre squadre.

Il format del sabato sarà confermato alla vigilia di Champions League. In alcune occasioni, 5-6 al massimo, non più, la partita delle 18 verrà posticipata al lunedì sera con inizio alle 20,45 e lascerà spazio a una gara di Serie B. E veniamo alla domenica. L’accordo con la Rai prevede che si disputino nel pomeriggio 7 incontri per dare corpo e sostanza a «Novantesimo Minuto». Dalla stagione 2010-’11 il numero diminuirà di una o due entità per via degli anticipi e posticipi, ma soprattutto per la programmazione d’una partita alle 12,30. Alla stregua del brunch-match inglese. E questo diventerà un appuntamento fisso con il duplice obiettivo di trasmettere una gara in esclusiva (il test Chievo-Inter è andato benissimo) e favorire la vendita dei diritti in Asia in prime-time serale grazie alla differenza di fuso orario. La Premier League c’è arrivata da anni e incassa dal mercato orientale circa 200 milioni di euro all’anno. Intoccabile l’appuntamento serale alle 20,45. Del lunedì sera s’è detto.

Nel caso di anticipi al venerdì e di posticipi al lunedì, le partite di B verranno giocate l’una alle 18 del sabato e l’altra alle 15 o alle 17 di domenica. Il pasto è servito. Con la speranza che antipasti, primi, secondi, frutta e dolce siano graditi al grande pubblico del calcio. Per le serie minori e gli altri sport sarà una mazzata.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica